venerdì 1 luglio 2011

Ideali a colori



Al liceo il mio professore di filosofia mi disse una frase che mi colpì parecchio e che mi è poi rimasta dentro, ritornando ad emergere dai ricordi rimbalzando nel presente come l'eco in una stanza vuota: "Lei è un'idealista, perciò, come tutti gli idealisti, soffrirà  molto nella vita!" 
E' vero, credo e combatto spesso contro i mulini a vento, ma mi piace essere in questo modo. Mi piace poter credere ancora nei valori base e che esista sempre una possibilità di recupero. Penso sia importante vivere con entusiasmo e crescere sbagliando, cadere per potersi rialzare, provare, cercare, porre attenzione, ascoltare, amare. Che la passione possa integrarsi con l'impegno e che il lavoro non debba essere solo una fonte di guadagno, ma un modo per evolversi e per migliorare la vita.
Forse è per questo che sono stanca di parole inutili, di polemiche continue e poco costruttive, di persone che invece di condividere il proprio sapere preferiscono diveinre saccenti e presuntuose, di altre che invece di collaborare attaccano e rifiutano, senza neppure sapere di cosa si tratta, un nuovo punto di vista...Di chiusure e "razzismi professionali".
Facciamo largo, per favore, a giovani curiosi e desiderosi di imparare (hanno tante idee e tanta capacità); a chi umilmente non si mette sempre in prima fila, ma che merita attenzione per il proprio egregio lavoro; a chi si butta, malgrado tutto; a chi ha davvero qualcosa da dire; a chi non dà importanza a ruoli e posizioni, ma si impegna costantemente; a chi è umano; a chi non vuole fili da burattino.
Tutto ciò potrebbe sembrare "poco professionale", men che meno scientifico. Ma io credo non ci possano essere bravi professionisti, se dietro non vi è un po' di cuore, se ci si dimentica che lavoriamo per le persone, per l'ambiente dove tali persone vivono e che il rispetto è la prima cosa a cui si dovrebbe pensare quando si progetta, o insegna.
Vale anche per il colore, questione non di sensibilità ma di cultura, che andrebbe analizzato e conosciuto in maniera trasversale, interdisciplinare, non a senso unico. La stessa formazione, la divulgazione della conoscenza relativa al tema colore, dovrebbe seguire tale strada.
Ho lanciato un input...se volete ditemi cosa ne pensate. A presto.





mercoledì 15 giugno 2011

A PROPOSITO DELLA LUNA...

Stasera, lo saprete, ci sarà un eclissi di luna. Allora, visto che la magia della luna da sempre mi avvince e soggioga quasi in una specie di delirio onirico di fantasie e sogni ad occhi aperti (la solita romantica) eccovi un avvincente spiegazione (scientifica e non fantasiosa) del perché la luna appare bianca nel cielo notturno.
Partiamo da più lontano. Esiste un fenomeno che si chiama COSTANZA DI CHIAREZZA. Cioè: la chiarezza di un oggetto tende a rimanere costante benché cambi l'intensità della luce che lo illumina e cambi, di conseguenza, l'intensità della luce che l'oggetto riflette. A dispetto di variazioni impressionanti nella quantità di luce proveniente da, per esempio, una cornacchia nera sotto il sole e dalla neve bianca illuminata da lampioni, noi vediamo sempre la cornacchia nera e la neve bianca. Andiamo oltre. Ci dice Paola Bressan ("Il colore della luna", Editori Laterza, pag. 85,86,87): "Supponiamo per esempio che una cornacchia svolazzi improvvisamente di fronte ai fari accesi della nostra auto mentre attraversiamo, di notte, una zona di campagna. Se non vi sono altri oggetti nel cono di luce e i fari illuminano soltanto la cornacchia, quest'ultima apparirà bianca. Questo fenomeno è stato dimostrato magistralmente da un esperimento, divenuto classico, condotto nel 1929 da Adhémar Gelb. In questo esperimento, un disco nero era sospeso in una stanza semibuia. Un faro nascosto alla vista dell'osservatore proiettava il suo fascio di luce sul disco, mentre il resto della stanza rimaneva in ombra. In queste condizioni, il disco appariva bianco (o perfino luminoso, se la luce del faro era sufficientemente intensa). Se però un piccolo pezzo di carta bianca veniva posto vicino al disco, all'interno del cono di luce, il disco diventava improvvisamente grigio. Quando il pezzo di carta veniva rimosso, il disco ritornava bianco, mostrando che la consapevolezza delle effettive condizioni di stimolazione non aveva alcun effetto su ciò che veniva visto. La LUNA nel cielo notturno appare bianca, o luminosa, esattamente per la stessa ragione per cui il disco dell'esperimento di Gelb appare bianco, o luminoso. Chiunque abbia visto le foto scattate dagli astronauti sulla luna, o campioni di suolo lunare in un museo della scienza, sa perfettamente che la luna non è affatto bianca, ma grigio scuro. L'esperimento di Gelb mostra che perfino un oggetto nero può apparire bianco quando rappresenta la più alta luminanza nel campo visivo. In casi come questo la costanza di chiarezza cessa di funzionare, ma ciò si verifica solo in condizioni molto speciali, quali la presenza di una fonte di luce nascosta (nel caso della luna, il sole) e l'assenza di altri oggetti nel fascio di luce." Non importa il reale colore di un oggetto, o meglio, la sensazione colore che percepiremmo in condizioni "normali"; il fenomeno della costanza di chiarezza è insito nella scena che osserviamo, nelle sue caratteristiche e non in ciò che "sappiamo" di essa.

Viviamo nell'apparenza; il colore non esiste...Però questa sera godiamoci la luna solo per ciò che è e lasciamoci andare alla bella sensazione di poter sognare ancora e di poter credere nelle favole.

mercoledì 1 giugno 2011

ALTRI COLORI: significati

Credo valga la pena includere altri colori all'interno del tema "significati". 







Verde
Fisiologicamente rappresenta la condizione di “tensione elastica”.
Psicologicamente è la volontà di operare, la perseveranza e la tenacia.
E’ espressione di fermezza (rappresenta i valori saldi, quelli che contano), costanza, autostima (il verde, specie se scuro e tendente all’azzurro, corrisponde all’uomo che sfida contrasti interni ed esterni, che sostiene le proprie convinzioni e possiede quindi un sentimento di autostima stabile).
Simbolicamente corrisponde alla maestosa sequoia dalle profonde radici, orgogliosa ed immutabile, che domina gli alberi meno alti. E’ quindi simbolo di temperamento austero ed autocritico.
La percezione sensoriale associata è la restrizione (astringente).
Il contenuto emotivo è l’orgoglio.
Organi collegati: muscoli lisci involontari (ulcera gastrica, difficoltà digestive, sono spesso associate con fastidi derivanti da perdite di posizione o fallimenti personali).
Tale colore aumenta il senso di orgoglio, di autocontrollo nei riguardi degli altri, la capacità di dominare gli eventi o per lo meno di manovrarli e dirigerli.
Il verde muschio dà sensazioni di morbidezza, tenerezza, intimità, calore. Il verde acqua di distacco o di freschezza. Quando è scuro e azzurrognolo, come gli abeti, ha valore di stabilità, forza, persistenza, costanza. Un verde puro, saturo ha un effetto stimolante tanto quanto un rosso puro. Il verde bosco calma.
Corrisponde alla forma del dado.
Non ha alcun effetto attivante a livello fisiologico (da qui il considerare i colori attorno al verde come colori di riequilibrio neurofisiologico). Lo spazio risulta bloccato. 
 

  
Verde-giallo
E' il colore dei germogli. Suscita allegria, accoglienza,leggerezza. Apre agli stimoli. Ha un effetto incitante, ammorbidente.
Ha significato di apertura, attesa e schiettezza.
Apre agli stimoli esterni. 








Viola
Essendo una mescolanza di rosso e di blu, tiene in sé alcune delle proprietà di entrambi i colori; il viola tende ad unificare l’impulso proprio del colore rosso a fare conquiste ed esperienze, raggiungendo l‘unità e l’armonia attraverso la battaglia, con la volontà tipica del blu di voler raggiungere l’unità e l’armonia attraverso una dedizione pacifica..
Ha come significato l’identificazione, intesa come fusione intima, erotica, o mistica.
Indica la metamorfosi e la trasformazione.
E’ il colore della transizione. E’ sconfinamento in un altro mondo, dai valori spirituali differenti.
E’ fusione degli opposti, quindi anche colore della spiritualità, della mistica, della magia, dei maghi, dell’incantamento erotico e della fascinazione dei sensi (per esempio i gioielli).
Corrisponde ad un quadrato puntato su un vertice i cui quattro lati sono piegati all’interno.
Nello spazio risulta sinuoso. Se scuro crea smorzamento degli stimoli e depressione. Se usato con tinte chiare (lilla) aiuta nella concentrazione e nella meditazione.


Grigio
E’ la neutralità (non è né chiaro, né scuro). L’assenza di campo vitale.
Il significato è la divisione e la distanza.
Non è né oggetto, né soggetto; né tensione, né rilassamento. Non è né eccitante, né calmante, non fornisce tensione o risoluzione, non è orientato né all’interno, né all’esterno.
Risulta riduttivo, indifferente. Viene associato a stati di apatia.
La forma è esagonale.
Nello spazio è immobile.


 
Marrone
Il marrone nasce da una mescolanza dell’arancione con un colore scuro, che spezza l’intensità luminosa. In tal modo viene offuscata anche la forza vitale dell’arancione. Al suo posto subentra con il marrone una condizione di vita passiva.
Il marrone corrisponde quindi al sentire materiale-sensuale passivo proprio del corpo. Rappresenta la sensazione applicata ai sensi.
E’ sensuale in senso fisico, con riferimento al corpo.
Simbolicamente costituisce le “radici”, il focolare, la casa, la sicurezza familiare o della propria etnia.
Il suo significato è la comodità confortante e la soddisfazione fisica, materiale.
E’ un colore concentrico e morbido, pertanto corrisponde a forme arrotondate, non ben definite.
Nello spazio è avvolgente. (Sconsigliato per la tinteggiatura delle pareti. Ottimo nell'uso di qualsiasi tipo di legno).

 


 
Bianco e Nero
Anche il bianco e il nero sono colori, benché non sgargianti. Nelle lingue più primitive esistono termini per indicare questi due colori (le lingue che riconobbero anche un terzo termine per il colore, lo usarono per designare il rosso).
Per i colori “non variopinti” nero e bianco, il denominatore comune è che rappresentano un massimo: il nero dell’oscurità e il bianco della chiarezza.
Essi rappresentano gli opposti, i due estremi: il rifiuto (nero) e il consenso (bianco). Da qui la decisione di combattere o fuggire, di annientare (aggressività) o perdersi nei grandi spazi. Tale scelta (o bianco o nero) risiede nel sistema filogenetico di più antica strutturazione, cioè il cervello olfattivo (riencefalo).



 

Bianco
Il bianco è tra tutti il colore più chiaro, con forte potere stimolante (a volte abbagliante).
E’ la chiarezza, il consenso. La “tabula rasa”.
Ha significato di libertà; libertà da ogni tipo d’impedimento.
E’ assenza di macchie morali, la purezza (abito da sposa), la pulizia (campagne pubblicitarie di detersivi), la verità (libro bianco), l’innocenza (sacramenti e santi), la resa (bandiera bianca), l’iniziazione (il candidato).
Nello spazio risulta impalpabile. (Va evitato su grandi campiture; le pareti totalmente bianche sono abbaglianti e quindi affaticano la vista).


Nero
Tra tutti è il colore più scuro.
Ha come significato l’incondizionato, il definitivo.
E’ l’assoluto confine oltre cui la vita cessa, quindi esprime l’idea del nulla, dell’estinzione.
E’ negazione, rinuncia, o abbandono. E’ l’antitesi di tutto ciò che è positivo.
E’ oscurità, rifiuto.
Può indicare la rivendicazione di potere, l’opposizione anarchica.
Esso si esprime, in campi diversissimi tra loro, come colore della morte, della maestà e della solennità, come abbigliamento ecclesiastico e come biancheria seduttiva.
Appesantisce e inibisce. Lo spazio risulta essere compresso.
(Sconsigliato per la tinteggiatura di pareti).



mercoledì 25 maggio 2011

Significati del colore GIALLO


Giallo
Ha un forte effetto di luce, calore ed allegria (nelle tonalità calde), essendo molto simile al sole. Le sue caratteristiche sono la brillantezza, la riflessività e le qualità radianti. E’ il colore (se puro) dalla tinta più chiara e che più riflette la luce incidente su una superficie (perciò la luce gialla ed il colore giallo, producono un effetto come di qualcosa che scivoli sulla superficie).
Esprime l’affettività non inibita, un aprirsi e rilassarsi. E’ la ricerca del nuovo, dello sviluppo e del cambiamento.
Psicologicamente è il liberarsi da pesi, problemi, fastidi e restrizioni.
Simbolicamente è il caldo del sole, la felicità, la libertà.
La percezione sensoriale è l’acutezza.
Il contenuto emotivo è la speranza, l’ottimismo. In termini temporali è il futuro.
Viene collegato alla forma del cerchio che si amplia o a una corona a raggera. A livello spaziale è infatti radiante.
Favorisce l'attività mentale, le capacità logiche e l'operosità.
Alleggerisce le strutture e dà ampiezza agli ambienti.

Arancio
E' festoso-gioioso, caldo e brillante. Stimola dando sollievo ed allegria. E' eccitante, ma non con le conseguenze del rosso. Stimola la socievolezza,la padronanza di sé.
Favorisce l'estroversione e la comunicazione. Nello spazio risulta espansivo.
Diminuisce il senso di claustrofobia.


 


RISULTATI del sondaggio.

Dai significati sopra riportati si può notare come il colore giallo in alcune sue definizioni "calde", sia riconducibile, tra l'altro, alla leggerezza, al futuro, al bisogno di liberarsi di pesi.  Al contrario, il giallo "limonoso" (anticipo che chiarirò il concetto di color naming in un altro post) oltre ad infastidire/stancare l'occhio, è legato a simbolismi negativi e lontano dal senso di estroversione/luce.
Come in ogni simbolo, anche nel colore è insita la dualità, la compartecipazione di caratteristiche  negative/positive.

Preferire - o rifiutare - il giallo può essere sintomo del bisogno - o della paura - di apportare cambiamenti nella propria vita.






giovedì 19 maggio 2011

Uno spazio...per gli amici.

EVENTI. Lasciatemi dedicare uno spazio a chi nel tempo, con amicizia e sapiente professionalità, ha collaborato con me e ha condiviso esperienze meravigliose. Da anni, per passione, per gioco, per lavoro e soprattutto perché c'è grande enstusiasmo nell'essere eclettici, accanto alla mia professione "istituzionalizzata" di color designer, mi dedico alla produzione di eventi. Mostre, allestimenti...per me stessa e per altri artisti/vari committenti...In queste avventure mi hanno supportata ed aiutata, con creatività e competenza, amiche ed amici ai quali non posso fare a meno di dire GRAZIE!! 
 
Cito solo alcune persone, ma nel mio cuore ci siete tutti.
Grazie:
a Barbara per quella bellissima mostra sulla polisensorialità: che ricordi!!
a Marta e Laura...troppe volte abbiamo lavorato insieme per poterle citare tutte
a Giacomo, al quale devo così tanto...
ad Anna e alla mostra d'arte per Emergency 
a Carola e a tutti i momenti artistici vissuti insieme


Un grazie particolare va ad Elena, che ha creduto nel progetto "Pagina 20" e ha saputo leggermi dentro, realizzando un egregio lavoro di grafic design.


A tutti voi:
Sicuramente avremo ancora molto da raccontarci, da condividere e su cui lavorare con la stessa gioia di sempre.


lunedì 16 maggio 2011

COLORE ROSSO: significati


 


ROSSO


Aumenta la pressione arteriosa e le pulsazioni. Aumenta la sensazione di caldo e la tensione della muscolatura.
Fisiologicamente rappresenta il consumo di energie.
E’ espressione della forza vitale, del desiderio e della solidità. E’ necessità di ottenere risultati, di ottenere successo. E’ impulso, volontà di vincere. Va verso l’agire, quindi è attivo, rivolto alla meta (amore, sport, competizione, erotismo, produttività).
Simbolicamente è il sangue, la conquista, la mascolinità.
Richiama la percezione sensoria dell’eccitazione. Inoltre è l’appetito in tutte le sue manifestazioni fenomeniche, dal desiderio amoroso, all’avidità, alla presa di possesso.
Il contenuto emotivo è il desiderio.
Organi collegati: muscoli striati e volontari. Sistema nervoso simpatico, organi della riproduzione. (Così l’esaurimento fisico e nervoso, i disordini cardiaci e la perdita della potenza o del desiderio sessuale, sono spesso accompagnati dal rifiuto del rosso).
In termini temporali rappresenta il presente.
E’ collegato alla forma del quadrato ruotato su un vertice.
A livello spaziale è pulsante. (Sconsigliato tinteggiare grandi campiture di questo colore). Colori (onde elettromagnetiche lunghe, a bassa frequenza) attorno al rosso attivano il sistema simpatico.






 




INFLUENZE sul Sistema Nervoso Autonomo:
Luce selettivata di lunghezza d'onda corta intorno al blu attiva maggiormente il parasimpatico.
Luce selettivata di lunghezza d'onda lunga intorno al rosso attiva maggiormente il simpatico. 


Colore e cervello
Vi sono aree del cervello che vengono influenzate dalla luce e quindi anche dalle frequenze che noi identifichiamo come colore: ipotalamo, ipofisi,epifisi.
Il colore può influenzare il nostro comportamento, poichè esiste una stretta connessione tra le aree visive del cervello e il sistema limbico.
Nelle aree del sistema limbico vengono elaborati:
la comprensione degli stimoli sensoriali, il comportamento orientato ad uno scopo, la collocazione affettiva degli stimoli endogeni ed esogeni, il controllo del repertorio di comportamento sociale, vigilanza ed attenzione, affettività, libido, aggressività motivazione, memoria, ansia, amore, felicità...
SONDAGGIO sul ROSSO
La sensazione di rosso ci porta a reazioni di eccitazione, di attività dinamica. Non gradirlo in certi momenti della vita può significare che si è stressati, stanchi; così come preferirlo potrebbe voler dire che si ha bisogno di energia o di esperienze più forti.
Difficilmente si è portati a leggerlo come rilassante, proprio a causa delle influenze che le onde con lunghezza lunga intorno al rosso hanno su di noi.

lunedì 9 maggio 2011

PSICOLOGIA del COLORE e sondaggio.




Teoria sul colore secondo Max Lùscher


Max Lùscher, svizzero, psicologo e professore all’università di Basilea, nel 1949 sviluppò il “Test dei colori”, ormai conosciuto in tutto il mondo.

Il test, secondo la psicologia funzionale, può rivelare i tratti della personalità, attraverso l’analisi delle preferenze, delle antipatie o dell’indifferenza nei confronti di certi colori. Il test completo comprende 73 campioni di colori. Esiste però una versione ridotta, con soli 8 colori: 4 base (blu scuro, verde blu, rosso arancio, giallo brillante) e 4 ausiliari (viola, marrone, nero grigio).
Da sempre i colori, secondo Lùscher, hanno esercitato una profonda influenza su di noi, sia a livello conscio che inconscio, che a livello psicologico che fisiologico.
Già all’origine la vita dell’uomo primitivo era regolata da due fattori non direttamente controllabili e collegati sia alla natura che al colore: la notte e il giorno ( ovvero l'oscurità e la luce).
Qui di seguito riporto uno schema esemplificativo, a spiegazione di come la rotazione degli eventi “giorno-notte” potesse influire sull’uomo.


1) La notte = azioni cessate / riposo = quiete e passività (immobilità imposta)

Il giorno = azione = energia / stimolo (attività permesse, ma non imposte)

Colori associati:

Notte = blu scuro (cielo notturno), colore della quiete e della passività.

Giorno = giallo lucente (luce), colore della speranza e dell’attività.

Questi sono colori eteronomi, cioè pongono un controllo sull’uomo e non sono da esso controllabili.


2) L’attività aveva due forme: di conquista / possesso, conservazione di sé

Colori associati:

Rosso = attacco (attivo)

Verde = difesa (passivo)

Colori autonomi, cioè che si regolano da se’, sotto il controllo dell’uomo.

Nell’uomo la visione, la distinzione, l’identificazione, il nome e ogni reazione estetica al colore, sono funzioni regolate dalla corteccia cerebrale. Tutto ciò, però, è anche il risultato dello sviluppo e dell’educazione, più che della risposta istintiva, riflessa e reattiva.
La visione del colore è connessa con il paleo-cervello e con il neo-cervello. (Becker, 1953).
Indipendentemente dalla coscienza, secondo Lùscher, i colori influiscono direttamente sul sistema nervoso e l’effetto di uno specifico colore sul sistema neurovegetativo è uguale per tutti.
In effetti la percezione cromatica è esattamente la stessa per ogni cultura o etnia. Per esempio la percezione sensoriale del rosso, produce in qualsiasi persona un impulso stimolante, con effetto eccitante.
Questa percezione viene però valutata dal singolo individuo in modo assolutamente personale e quindi soggettivo; c’è chi accetta la sensazione eccitante perché stimolante e chi la rifiuta proprio in quanto eccitante.
Quindi, la percezione obiettiva del colore, identica per tutti (definita come struttura di un colore e costante), si accompagna all'attitudine soggettiva (la funzione del colore), che fa rifiutare o preferire un dato colore.
A seconda del proprio stato emotivo, un individuo approva, ignora o rifiuta una data percezione sensoriale e quindi anche un dato colore.
Il colore risulta essere il corrispettivo di quello stato d’animo. Esso diviene, così come la musica, un linguaggio dei sentimenti estremamente differenziato.

La psicologia dei colori descrive il significato psicologico oggettivo dei diversi colori, dandone anche una definizione. (…) Per evitare di incorrere in un’errata comprensione della materia è bene ricordare che spetta alla psicologia dei colori il compito di dare due definizioni tra loro diametralmente opposte, e cioè:
  1. il significato oggettivo della sensazione cromatica
  2. l’atteggiamento personale e soggettivo nei confronti della sensazione cromatica
Che uno trovi simpatico, indifferente oppure antipatico un dato colore, si tratta esclusivamente di valutazioni personali. L’atteggiamento personale indica lo stato d’animo che si ha nei confronti di un dato colore.
(…) Nel percepire un colore se ne sperimenta il significato oggettivo. Ogni colore è quindi un segnale emotivo precisamente determinabile che viene vissuto in maniera inconscia. I segnali cromatici costituiscono pertanto un linguaggio emotivo che viene compreso a livello inconscio. (...) Nel percepire un colore noi anche ne viviamo, inconsciamente per lo più, l'effetto emotivo." (M. Lùscher)1


Qualsiasi sensazione, sia essa di eccitazione (rosso) o di tranquillità (blu), può sempre essere considerata da due punti di vista: piacevole e interessante o spiacevole e poco interessante. Il rosso come piacere è amore, appetito, forza; il rosso come dispiacere è furia, disgusto, sovreccitazione, spossatezza; il blu come piacere è tranquillità, soddisfazione, armonia; il blu come dispiacere è tranquillità paralizzante, noia mortale, quindi insoddisfazione, agitazione, irrequietezza.
I colori suscitano sensazioni specifiche, “...essi sono sentimenti visualizzati”. ( M. Lùscher)

1M. Lùscher, “La diagnostica Lùscher”, Astrolabio, Roma, 1995, pag.12


RISPOSTA al sondaggio

Incomincio col darvi dei significati, in modo da poter entrare nel mondo del BLU.

Blu

Diminuisce la pressione arteriosa e il battito cardiaco. Rilassa la muscolatura.
Rappresenta la tranquillità.
Psicologicamente è la soddisfazione di essere in pace, accompagnata da gratificazione. Il blu scuro, in effetti, produce un sentimento di infinita armonia, di unione e di sicurezza.
Rappresenta i legami che una persona sviluppa attorno a sé, l’unificazione e il senso di appartenenza. E’ la lealtà e la profondità dei sentimenti.
Simbolicamente è l’acqua calma, il temperamento quieto, la femminilità, l’eternità senza tempo e l’armonia nel suo fluire. (Come tale è il colore della tradizione e dell’unione. L’azzurro è il simbolo della fede).
La percezione sensoriale che richiama è la quiete, la dolcezza.
Organi collegati: la pelle (eczema e acne possono essere associate con disturbi che sottintendono tenerezza, amore, intimo affetto, la famiglia, il matrimonio).
Il contenuto emotivo è la tenerezza.
In termini temporali è il passato.
E’ un colore concentrico, collegato alla forma della palla tonda.
E’ eternità, tradizione, fiducia, amore, dedizione.
Sarebbe un errore etichettare l’azzurro come “freddo”, almeno finchè non è verdastro; esso è quiete, non freddezza, così come una persona tranquilla non necessariamente dev’essere fredda e distaccata.
Nei toni chiari e sfumati allarga gli spazi e rilassa. Nei toni scuri e saturi è introspettivo e appesantisce i volumi. Il blu elettrico fa percepire più acuti i dolori fisici. Colori (onde elettromagnetiche ad alta frequenza) attorno al blu attivano il sistema parasimpatico. 













Come vedete, le risposte al sondaggio con maggiore percentuale trovano riscontro nei significati , derivanti da attivazioni neuro fisiologiche delle frequenze colore sul nostro organismo e da simbolismi, propri del colore blu. Il fatto comunque di preferire o no un colore in un preciso momento della nostra vita, dipende da vari fattori. Dalla propria storia ed esperienza personale, culturale. Da come psicologicamente ed emotivamente ci sentiamo. Il blu che ha ricevuto come risposta fresco e pungente, per esempio, potrebbe semplicemente derivare dal vissuto personale professionale o artistico della persona che lo ha scelto, oppure da contenuti emotivi. Magari in questo preciso momento le relazioni emotive vengono percepite come  fresche o pungenti. A volte...meglio chiedersi cosa ci punge, pur essendo meravigliosamente rinfrescante come l'acqua blu...