Credo valga la pena includere altri colori all'interno del tema "significati".
Verde
Fisiologicamente rappresenta la condizione di “tensione elastica”.
Psicologicamente è la volontà di operare, la perseveranza e la tenacia.
E’ espressione di fermezza (rappresenta i valori saldi, quelli che contano), costanza, autostima (il verde, specie se scuro e tendente all’azzurro, corrisponde all’uomo che sfida contrasti interni ed esterni, che sostiene le proprie convinzioni e possiede quindi un sentimento di autostima stabile).
Simbolicamente corrisponde alla maestosa sequoia dalle profonde radici, orgogliosa ed immutabile, che domina gli alberi meno alti. E’ quindi simbolo di temperamento austero ed autocritico.
La percezione sensoriale associata è la restrizione (astringente).
Il contenuto emotivo è l’orgoglio.
Organi collegati: muscoli lisci involontari (ulcera gastrica, difficoltà digestive, sono spesso associate con fastidi derivanti da perdite di posizione o fallimenti personali).
Tale colore aumenta il senso di orgoglio, di autocontrollo nei riguardi degli altri, la capacità di dominare gli eventi o per lo meno di manovrarli e dirigerli.
Il verde muschio dà sensazioni di morbidezza, tenerezza, intimità, calore. Il verde acqua di distacco o di freschezza. Quando è scuro e azzurrognolo, come gli abeti, ha valore di stabilità, forza, persistenza, costanza. Un verde puro, saturo ha un effetto stimolante tanto quanto un rosso puro. Il verde bosco calma.
Corrisponde alla forma del dado.
Non ha alcun effetto attivante a livello fisiologico (da qui il considerare i colori attorno al verde come colori di riequilibrio neurofisiologico). Lo spazio risulta bloccato.
Verde-giallo
E' il colore dei germogli. Suscita allegria, accoglienza,leggerezza. Apre agli stimoli. Ha un effetto incitante, ammorbidente.
Ha significato di apertura, attesa e schiettezza.
Apre agli stimoli esterni.
Viola
Essendo una mescolanza di rosso e di blu, tiene in sé alcune delle proprietà di entrambi i colori; il viola tende ad unificare l’impulso proprio del colore rosso a fare conquiste ed esperienze, raggiungendo l‘unità e l’armonia attraverso la battaglia, con la volontà tipica del blu di voler raggiungere l’unità e l’armonia attraverso una dedizione pacifica..
Ha come significato l’identificazione, intesa come fusione intima, erotica, o mistica.
Indica la metamorfosi e la trasformazione.
E’ il colore della transizione. E’ sconfinamento in un altro mondo, dai valori spirituali differenti.
E’ fusione degli opposti, quindi anche colore della spiritualità, della mistica, della magia, dei maghi, dell’incantamento erotico e della fascinazione dei sensi (per esempio i gioielli).
Corrisponde ad un quadrato puntato su un vertice i cui quattro lati sono piegati all’interno.
Nello spazio risulta sinuoso. Se scuro crea smorzamento degli stimoli e depressione. Se usato con tinte chiare (lilla) aiuta nella concentrazione e nella meditazione.
E’ la neutralità (non è né chiaro, né scuro). L’assenza di campo vitale.
Il significato è la divisione e la distanza.
Non è né oggetto, né soggetto; né tensione, né rilassamento. Non è né eccitante, né calmante, non fornisce tensione o risoluzione, non è orientato né all’interno, né all’esterno.
Risulta riduttivo, indifferente. Viene associato a stati di apatia.
La forma è esagonale.
Nello spazio è immobile.
Il marrone nasce da una mescolanza dell’arancione con un colore scuro, che spezza l’intensità luminosa. In tal modo viene offuscata anche la forza vitale dell’arancione. Al suo posto subentra con il marrone una condizione di vita passiva.
Il marrone corrisponde quindi al sentire materiale-sensuale passivo proprio del corpo. Rappresenta la sensazione applicata ai sensi.
E’ sensuale in senso fisico, con riferimento al corpo.
Simbolicamente costituisce le “radici”, il focolare, la casa, la sicurezza familiare o della propria etnia.
Il suo significato è la comodità confortante e la soddisfazione fisica, materiale.
E’ un colore concentrico e morbido, pertanto corrisponde a forme arrotondate, non ben definite.
Nello spazio è avvolgente. (Sconsigliato per la tinteggiatura delle pareti. Ottimo nell'uso di qualsiasi tipo di legno).
Bianco e Nero
Anche il bianco e il nero sono colori, benché non sgargianti. Nelle lingue più primitive esistono termini per indicare questi due colori (le lingue che riconobbero anche un terzo termine per il colore, lo usarono per designare il rosso).
Per i colori “non variopinti” nero e bianco, il denominatore comune è che rappresentano un massimo: il nero dell’oscurità e il bianco della chiarezza.
Essi rappresentano gli opposti, i due estremi: il rifiuto (nero) e il consenso (bianco). Da qui la decisione di combattere o fuggire, di annientare (aggressività) o perdersi nei grandi spazi. Tale scelta (o bianco o nero) risiede nel sistema filogenetico di più antica strutturazione, cioè il cervello olfattivo (riencefalo).
Bianco
Il bianco è tra tutti il colore più chiaro, con forte potere stimolante (a volte abbagliante).
E’ la chiarezza, il consenso. La “tabula rasa”.
Ha significato di libertà; libertà da ogni tipo d’impedimento.
E’ assenza di macchie morali, la purezza (abito da sposa), la pulizia (campagne pubblicitarie di detersivi), la verità (libro bianco), l’innocenza (sacramenti e santi), la resa (bandiera bianca), l’iniziazione (il candidato).
Nello spazio risulta impalpabile. (Va evitato su grandi campiture; le pareti totalmente bianche sono abbaglianti e quindi affaticano la vista).
Nero
Tra tutti è il colore più scuro.
Ha come significato l’incondizionato, il definitivo.
E’ l’assoluto confine oltre cui la vita cessa, quindi esprime l’idea del nulla, dell’estinzione.
E’ negazione, rinuncia, o abbandono. E’ l’antitesi di tutto ciò che è positivo.
E’ oscurità, rifiuto.
Può indicare la rivendicazione di potere, l’opposizione anarchica.
Esso si esprime, in campi diversissimi tra loro, come colore della morte, della maestà e della solennità, come abbigliamento ecclesiastico e come biancheria seduttiva.
Appesantisce e inibisce. Lo spazio risulta essere compresso.
(Sconsigliato per la tinteggiatura di pareti).
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