Non intendo fare recensioni...non sono in grado, credo. Però mi permetto di proporre delle letture che hanno a che vedere con la percezione, la neurobiologia, il design e ovviamente il colore.
Ciò mi da la possibilità soprattutto di passare - spero - un messaggio a chi sia interessato alla tematica COLORE in tutte le sue più variegate sfumature.
Leggere, studiare, informarsi, tenersi aggiornati, essere interdisciplinari non basta mai. E' un'inesauribile cammino che impegna, prende tempo, ma appassiona ed è basilare per poter progettare e/o lavorare con la componente cromatica.
Però la teoria non è sufficiente e neppure credere che aver studiato o letto o seguito qualche corso sia abbastanza per credersi un progettista/color designer esperto.
Io penso sia importante mettersi continuamente in gioco, comprendere che la nostra magnifica professione sia in divenire, abbia bisogno di verifiche continue e di confronti con altre figure professionali. Nulla è così definito e stabilito, la scienza stessa ce lo racconta. Dobbiamo ogni volta rivedere, (al di là del metodo che diviene una base rassicurante), caso per caso, come comportarci, come muoverci, cosa accade...La ricerca è infinita, non si può bloccare.
E non dobbiamo aver paura, del resto, di portare avanti le nostre visioni, riflessioni, deduzioni, che l'esperienza ci ha insegnato.
In tutto questo conta una buona dose di umiltà: non credo nell'arroganza, nel divismo, nelle "prime donne", in chi "sa di sapere" (al contrario di Socrate), in chi non accetta la fatica di doversi informare continuamente o dover ri-studiare qualcosa, in chi si arrocca su presupposti che divengono preconcetti. In chi non è disposto alla collaborazione, all'ascolto, alla conoscenza, al guardare il mondo da punti di vista alternativi. In chi pensa di aver già capito tutto...
Il bello è proprio scoprire che c'è sempre qualcosa da imparare e che si diventa migliori quando si sale un altro scalino verso la conoscenza.