Quadro Luigi Giulio, opera floreale Elisabetta Ferazza, schema cromatico Cristina Polli |
Nell'evento del 2014 a cui hanno partecipato l'artista Giulio Luigi e la flower designer Ferazza Elisabetta (vedi post), ho cercato di reinterpretare l'opera d'arte attraverso l'utilizzo del sistema NCS o Natural Color System.
L'osservazione
del quadro, come di una qualsiasi altra immagine (un oggetto, uno
scenario, un paesaggio, un edificio...), può essere tradotta in uno
schema cromatico, che riassume, delinea,
identifica, coordina ed ordina i colori presenti nell'opera.
L'operazione di notifica, che progettualmente è utile al fine soprattutto comunicativo (non appoggiandosi più ad un naming casuale ed imperfetto, possiamo identificare e chiamare i colori con codici precisi), in questo caso diventa un nuovo linguaggio per raccontare l'arte.
Le
diverse tinte, i colori, vengono estrapolati e poi rappresentati
in una composizione che tiene conto di vari parametri:
chiarezza
del colore
tinta
saturazione
quantità colore presente
contrasto, figura/sfondo
Per
poter analizzare i colori presenti nel quadro, valutandone le
differenze di tinta, saturazione e chiarezza e quindi scegliere i
corrispettivi secondo il sistema NCS, ho usato il metodo
dell'isolatore comparatore. Viene cioè posizionato sopra la tela un
cartoncino con due fori quadrati, in modo che in uno dei due fori
risulti il colore da campionare e nell'altro il colore di confronto
NCS.
Il colore da valutare viene cioè isolato dal contesto, per evitare che si verifichino sovrapposizioni simulatenee, letture percettive del colore modificate, ombre colorate etc. Si
effettua una scelta quando si perviene alla somiglianza percettiva
tra i due colori.
Il
colore identificato risulta comunque essere apparente.
Apparente.
E' il colore che vediamo. Varia in tinta, chiarezza e saturazione, a
seconda della distanza dell'osservatore, dalle condizioni di
illuminazione, dalla temperatura della luce, dal contrasto con lo
sfondo, dal colore includente o accostato...etc.
Una sconda ipotesi, se si volesse ricreare il colore intrinseco (colore la cui identificazione avviene mediante strumenti di rilievo
colorimetrico), è misurare tinte e colori dell'opera attraverso uno strumento appropriato (colorimetro...).