DI COSA MI OCCUPO













Sono architetto e color designer, con una formazione acquisita che coniuga competenze 
proprie del design con aspetti disciplinari vicini all’essere umano, quali le neuroscienze.

 
Mi sono dedicata a questo tipo di studi per rispondere ai bisogni psicofisiologici di chi fruisce 
di spazi – sia privati che ad uso collettivo – perché penso occorra avvicinarsi a una visione 
interdisciplinare ed olistica, che ponga al centro l’individuo nella sua interezza
corpo-mente-cervello, per progettare la qualità ambientale percepita.

 
Per qualità ambientale percepita intendo quell’insieme di configurazioni di colori e allogazioni
che  rendono gli ambienti vissuti stimolanti, rassicuranti, orientativi, comunicativi, accoglienti e
in grado di rievocare la sensazione di cura, benessere.

Un corretto utilizzo della componente cromatica, infatti, può apportare miglioramenti nella 
fruizione, aiutando appunto l'orientamento, la comunicazione, la segnalazione e comprensione 
dell'ambiente (wayfinding); può  agevolare  e favorire comportamenti. 
Il colore, che mi piace deifnire un efficace driver comunicativo, dà informazioni, segnali,
esplicita funzioni e significati, anche attrverso la sua caratteristica multisensoriale. 
 
Progetto pensando alle persone, partendo dal chi, perché credo siamo
tutti diversi - per questo straordinari – e dovremmo vivere in ambienti davvero rispondenti
ai nostri bisogni, per quanto articolati e complessi possano apparire.  
Parto dal presupposto che qualsiasi progetto dovrebbe essere for all.

 
Parametri di base del progetto cromatico percettivo:
  • La componente cromatica è a tutti gli effetti uno STRUMENTO PROGETTUALE

  • Non è possibile "scegliere" il colore, ma bisogna "progettarlo", attraverso una precisa metodologia. Soprattutto NON esiste IL colore adatto – NON esiste UN unico colore adatto

  • Esiste un CONTESTO. Il colore da solo non ha significato. Ogni progetto e' diverso

  • I parametri considerati nell'analisi e nella progettazione del colore, non possono essere né estetici-decorativi, né puramente legati al gusto personale

  • Le allogazioni utilizzate non nascono da intenti decorativi. Sono strumenti percettivi capaci di imporre la loro presenza e mettere in coerenza un ambiente abitato. Migliorano l’orientamento, sono facilmente memorizzabili, interpretabili. Le scene accolgono e valorizzano gli arredi

  • Il progetto è di facile manutenzione (tinteggiatura e pulizia)

  • Il progetto realizzato, riqualificando gli ambienti, è statisticamente meno soggetto a atti vandalici. I fruitori/osservatori di uno scenario curato, tendono infatti a rispettarlo maggiormente





COLOR DESIGNER

  • progetti cromatici percettivi: spazi interni privati/pubblici
  • piani di riqualificazione percettiva
  • piani dell'arredo urbano
  • ideazione e progettazione palette colori  per aziende 
  • consulenze




   CONSULENTE DEL COLORE E DELLA COMUNICAZIONE


    corsi e seminari:

    colore e progetto - comunicazione – design - percezione - colore e cibo


















                  FORMAZIONE


      • docente corsi sul colore, con crediti formativi professionali, presso aziende/enti

        ricerca 

















            PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE DI EVENTI

      • direttore artistico: mostre - eventi culturali - installazioni



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