Se ne abbiamo voglia un buon bicchiere di vino rosso o bianco ci alletta; anche se non lo assaggiamo subito, guardandone il colore rubino o ambrato, sappiamo di poterlo bere.
Ma qualcosa cambia, inevitabilmente, se ci viene offerta una bevanda dalla tinta non proprio familiare...
Così per una fetta di panettone, che deve essere dorata, calda, cotta, con i colori "sani" di cibo "commestibile".
Se ci dicessero di assaggiare un panettone verde o blu, cosa faremmo?
Come
detto più volte, il progetto cromatico è strettamente unito agli
aspetti percettivi, psicofisiologici e sensoriali.
Il
colore porta con sè valenze sinestesiche ed esprime,
contestualizzato di volta in volta in ambiti diversi, funzioni e
segnali ben precisi. Possiamo leggere tali segnali e/o funzioni,
attraverso la nostra realtà sensoriale, che costantemente interpreta
e mette in discussione la visione del mondo.
"
Per sensi si intendono i
cinque classici sensi esterni
(vista, udito, tatto, olfatto e gusto) e i sensi interni.
Per i sensi esterni si parla di esterocezione,
mentre per i sensi interni si parla di enterocezione
(quello che ci dicono, di bello
e di brutto, i nostri visceri, dall'intestino alla vescica) e di
propriocezione (ossia
l'informazione che ci arriva dallo stato momentaneo di tensione dei
nostri muscoli: se riusciamo a inginocchiarci, ma anche a stare in
piedi o seduti, se non cadiamo dal letto quando dormiamo, lo dobbiamo
agli stimoli propriocettivi che dalle varie parti del corpo giungono
al cervello).
(...)
...i sensi non osservano passivamente il mondo circostante, ma lo
interrogano, ponendo domande specifiche – programmate e codificate
nel genoma di ogni individuo – alle quali possono essere date un
numero ristretto di risposte appartenenti a un inventario definito."
(Edoardo
Boncinelli, "La vita della nostra mente", Ed. Laterza,
Roma-Bari, 2011, pag. 88)
Particolarmente
interessante è l'esistenza di una cooperazione fisiologica tra tatto
e vista, che conduce ad una
percezione aptica (aptico,
dal greco, tattile, tangibile),
per cui tutto il corpo
percepisce attraverso la tattilità, unitamente alla vista.
Il
colore ci comunica sensazioni termiche:
lo
vediamo e sentiamo come freddo (vicino all'area blu), caldo
(vicino all'area rossa). L'area verde-blu ci ricorda ciò che è
rinfrescante o umido.
Tattili:
esso ci appare più o meno duro, morbido, leggero...Acustiche:
lo vediamo come acuto, grave, sordo...Olfattive
e gustative:
il colore ci dà una sensazione di dolcezza, o acidità...
Ciò
che noi percepiamo, diviene
riconoscibile attraverso meccanismi che includono nella totalità il
nostro "sentire"
, il nostro "essere"
psiche e soma. Comportamenti e azioni, vengono finalizzati sempre ad
uno scopo preciso (sopravvivenza) e filtrati da una percezione
globale, che permette la comprensione della scena.
Il
colore, debitamente unito a forma, texture, materia, grana, luce,
contesto, diviene elemento percettivo basilare per raccontare,
informare, segnalare, provocare; crea ponti sinestesici; aiuta nella
lettura ambientale; lavora sui nostri livelli polisensoriali;
definisce l'immagine scenica.
Colore MORBIDO
Colore APTICO
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