Stasera, lo saprete, ci sarà un eclissi di luna. Allora, visto che la magia della luna da sempre mi avvince e soggioga quasi in una specie di delirio onirico di fantasie e sogni ad occhi aperti (la solita romantica) eccovi un avvincente spiegazione (scientifica e non fantasiosa) del perché la luna appare bianca nel cielo notturno.
Partiamo da più lontano. Esiste un fenomeno che si chiama COSTANZA DI CHIAREZZA. Cioè: la chiarezza di un oggetto tende a rimanere costante benché cambi l'intensità della luce che lo illumina e cambi, di conseguenza, l'intensità della luce che l'oggetto riflette. A dispetto di variazioni impressionanti nella quantità di luce proveniente da, per esempio, una cornacchia nera sotto il sole e dalla neve bianca illuminata da lampioni, noi vediamo sempre la cornacchia nera e la neve bianca. Andiamo oltre. Ci dice Paola Bressan ("Il colore della luna", Editori Laterza, pag. 85,86,87): "Supponiamo per esempio che una cornacchia svolazzi improvvisamente di fronte ai fari accesi della nostra auto mentre attraversiamo, di notte, una zona di campagna. Se non vi sono altri oggetti nel cono di luce e i fari illuminano soltanto la cornacchia, quest'ultima apparirà bianca. Questo fenomeno è stato dimostrato magistralmente da un esperimento, divenuto classico, condotto nel 1929 da Adhémar Gelb. In questo esperimento, un disco nero era sospeso in una stanza semibuia. Un faro nascosto alla vista dell'osservatore proiettava il suo fascio di luce sul disco, mentre il resto della stanza rimaneva in ombra. In queste condizioni, il disco appariva bianco (o perfino luminoso, se la luce del faro era sufficientemente intensa). Se però un piccolo pezzo di carta bianca veniva posto vicino al disco, all'interno del cono di luce, il disco diventava improvvisamente grigio. Quando il pezzo di carta veniva rimosso, il disco ritornava bianco, mostrando che la consapevolezza delle effettive condizioni di stimolazione non aveva alcun effetto su ciò che veniva visto. La LUNA nel cielo notturno appare bianca, o luminosa, esattamente per la stessa ragione per cui il disco dell'esperimento di Gelb appare bianco, o luminoso. Chiunque abbia visto le foto scattate dagli astronauti sulla luna, o campioni di suolo lunare in un museo della scienza, sa perfettamente che la luna non è affatto bianca, ma grigio scuro. L'esperimento di Gelb mostra che perfino un oggetto nero può apparire bianco quando rappresenta la più alta luminanza nel campo visivo. In casi come questo la costanza di chiarezza cessa di funzionare, ma ciò si verifica solo in condizioni molto speciali, quali la presenza di una fonte di luce nascosta (nel caso della luna, il sole) e l'assenza di altri oggetti nel fascio di luce." Non importa il reale colore di un oggetto, o meglio, la sensazione colore che percepiremmo in condizioni "normali"; il fenomeno della costanza di chiarezza è insito nella scena che osserviamo, nelle sue caratteristiche e non in ciò che "sappiamo" di essa.
Viviamo nell'apparenza; il colore non esiste...Però questa sera godiamoci la luna solo per ciò che è e lasciamoci andare alla bella sensazione di poter sognare ancora e di poter credere nelle favole.
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