Al liceo il mio professore di filosofia mi disse una frase che mi colpì parecchio e che mi è poi rimasta dentro, ritornando ad emergere dai ricordi rimbalzando nel presente come l'eco in una stanza vuota: "Lei è un'idealista, perciò, come tutti gli idealisti, soffrirà molto nella vita!"
E' vero, credo e combatto spesso contro i mulini a vento, ma mi piace essere in questo modo. Mi piace poter credere ancora nei valori base e che esista sempre una possibilità di recupero. Penso sia importante vivere con entusiasmo e crescere sbagliando, cadere per potersi rialzare, provare, cercare, porre attenzione, ascoltare, amare. Che la passione possa integrarsi con l'impegno e che il lavoro non debba essere solo una fonte di guadagno, ma un modo per evolversi e per migliorare la vita.
Forse è per questo che sono stanca di parole inutili, di polemiche continue e poco costruttive, di persone che invece di condividere il proprio sapere preferiscono diveinre saccenti e presuntuose, di altre che invece di collaborare attaccano e rifiutano, senza neppure sapere di cosa si tratta, un nuovo punto di vista...Di chiusure e "razzismi professionali".
Facciamo largo, per favore, a giovani curiosi e desiderosi di imparare (hanno tante idee e tanta capacità); a chi umilmente non si mette sempre in prima fila, ma che merita attenzione per il proprio egregio lavoro; a chi si butta, malgrado tutto; a chi ha davvero qualcosa da dire; a chi non dà importanza a ruoli e posizioni, ma si impegna costantemente; a chi è umano; a chi non vuole fili da burattino.
Tutto ciò potrebbe sembrare "poco professionale", men che meno scientifico. Ma io credo non ci possano essere bravi professionisti, se dietro non vi è un po' di cuore, se ci si dimentica che lavoriamo per le persone, per l'ambiente dove tali persone vivono e che il rispetto è la prima cosa a cui si dovrebbe pensare quando si progetta, o insegna.
Vale anche per il colore, questione non di sensibilità ma di cultura, che andrebbe analizzato e conosciuto in maniera trasversale, interdisciplinare, non a senso unico. La stessa formazione, la divulgazione della conoscenza relativa al tema colore, dovrebbe seguire tale strada.
Ho lanciato un input...se volete ditemi cosa ne pensate. A presto.
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