PROGETTO CROMATICO percettivo –
corridoi in sede VCO Formazione Gravellona Toce
Anno 2019
VCO
Formazione – Formazione e Lavoro
Operatore
della trasformazione agroalimentare - Panificazione, Pizzeria,
Pasticceria
Sede
di Gravellona toce
Dott.
Marcello Avolio – Direttore Generale
Dott.ssa
Isabella Agnesina – Direttore di Sede Operativa Responsabile
Apprendistato
Progetto
cromatico percettivo area percorsi – arch. Cristina Polli color
designer
Ditta
esecutrice “Lora Pitture” di Rabattoni R., Lomazzi F. &
C., Verbania
Materiale
offerto da Keim
- Prodotti minerali,
pitture ai silicati e sistemi.
Si
ringrazia il sig. Marco
Premoli di
Keim per la consulenza.
Il
progetto riguarda l’area dei due percorsi principali all’interno
della sede della scuola di Gravellona Toce.
I corridoi non sono un
semplice passaggio funzionale tra entrata, uscita, uffici, laboratori
ed aule, ma diventano elementi di sosta e di ristoro; alcune pareti
sono anche utilizzate come spazio per mostre fotografiche e nella
parte finale di uno dei due corridoi vi è l’area caffè.
La
fruizione è quindi differenziata: gli spazi si percorrono
velocemente, oppure vi si stanzia per un certo periodo di tempo.
Dallo
stato di fatto si notano le due entrate frontali una all’altra,
soglie importanti che delineano lo spazio allungato e direzionano lo
sguardo.
Le pareti alte più di tre metri e mezzo terminano al
soffitto con una copertura a due falde trasparente, dalla quale
durante la giornata entra nei locali una forte luce abbagliante.
Il
pavimento è a mattonelle nei toni degli azzurrati e verdi
grigiastri.
Obiettivi
principali dell’intervento sono stati: ridurre l’abbagliamento
visivo molto fastidioso soprattutto nelle ore più calde e assolate;
limitare la sensazione di altezza e di vuoto dati dalle pareti
bianche e monocromatiche; restituire all’ambiente vissuto cura e
piacevolezza; agevolare la sosta; fornire indicazioni funzionali,
come l’evidenziare il posizionamento delle porte.
Stato dell'arte |
Per
quanto sia corretto affermare che un progetto cromatico non sia la
soluzione a tutti i mali e non possa da solo rispondere a bisogni di
persone e spazi, è del resto possibile constatare come esso
possa migliorare una situazione di base non consona alle istanze dei
percettori.
Nel
caso specifico ho cercato di risolvere alcune problematiche
attraverso l’utilizzo di schermature cromatiche – allogazioni -
che hanno parcellizzato le superfici per ridurne l’impatto visivo,
rendendo dinamico l’ambiente e più strutturate le quinte dei
corridoi.
Linee di confine e campiture policromatiche rendono lo
spazio biologico e coerente.
Le
aperture delle porte sono state evidenziate con cornici più
nerastre, tutte dello stesso colore.
Partendo
dalla mappatura delle mattonelle del pavimento esistente, con
colorimetro Colorpin 2 di NCS, ho estrapolato una serie di colori con
notifiche NCS, tra gli azzurrati e i verdi.
Ho sviluppato così la
palette cromatica con la quale poi ho potuto costruire il progetto.
Ho scelto sei colori, con due piani di tinta, aventi nerezza diversa.
Mediante comparazione visiva e adeguato isolatore, ho poi individuato
i colori corrispondenti sulla cartella colori di Keim.
La palette cromatica è risultata naturale, con sfumature che dialogano anche con il paesaggio esterno all'edificio.
Progetto finale |
Adesso serve una verifica - che si attuerà nel tempo con raccolta dati - per capire se gli spazi mutati siano letti con più facilità, utilizzati con maggior gradevolezza e rispondenti ai reali bisogni dei vari gruppi di percezione che utilizzano la scuola.
A me non rimane che ringraziare il direttore Marcello Avolio e la direttrice Isabella Agnesina, persone di grande professionalità e umanità, per avermi coinvolta nel progetto, desiderato vivamente per poter creare un ambiente di vita e lavoro per le persone, in grado di apportare benessere e non disagio.
Di notte |