giovedì 9 gennaio 2020

PROGETTO CROMATICO percettivo – corridoi in sede VCO Formazione Gravellona Toce

PROGETTO CROMATICO percettivo – corridoi in sede VCO Formazione Gravellona Toce

Anno 2019


VCO Formazione – Formazione e Lavoro
Operatore della trasformazione agroalimentare - Panificazione, Pizzeria, Pasticceria

Sede di Gravellona toce

Dott. Marcello Avolio – Direttore Generale
Dott.ssa Isabella Agnesina – Direttore di Sede Operativa Responsabile Apprendistato

Progetto cromatico percettivo area percorsi – arch. Cristina Polli color designer

Ditta esecutrice “Lora Pitture” di Rabattoni R., Lomazzi F. & C., Verbania

Materiale offerto da Keim - Prodotti minerali, pitture ai silicati e sistemi.

Si ringrazia il sig. Marco Premoli di Keim per la consulenza.



Il progetto riguarda l’area dei due percorsi principali all’interno della sede della scuola di Gravellona Toce. 

I corridoi non sono un semplice passaggio funzionale tra entrata, uscita, uffici, laboratori ed aule, ma diventano elementi di sosta e di ristoro; alcune pareti sono anche utilizzate come spazio per mostre fotografiche e nella parte finale di uno dei due corridoi vi è l’area caffè. 

La fruizione è quindi differenziata: gli spazi si percorrono velocemente, oppure vi si stanzia per un certo periodo di tempo.

Dallo stato di fatto si notano le due entrate frontali una all’altra, soglie importanti che delineano lo spazio allungato e direzionano lo sguardo. 
Le pareti alte più di tre metri e mezzo terminano al soffitto con una copertura a due falde trasparente, dalla quale durante la giornata entra nei locali una forte luce abbagliante.
Il pavimento è a mattonelle nei toni degli azzurrati e verdi grigiastri. 















 

Obiettivi principali dell’intervento sono stati: ridurre l’abbagliamento visivo molto fastidioso soprattutto nelle ore più calde e assolate; limitare la sensazione di altezza e di vuoto dati dalle pareti bianche e monocromatiche; restituire all’ambiente vissuto cura e piacevolezza; agevolare la sosta; fornire indicazioni funzionali, come l’evidenziare il posizionamento delle porte.











Stato dell'arte

Per quanto sia corretto affermare che un progetto cromatico non sia la soluzione a tutti i mali e non possa da solo rispondere a bisogni di persone e spazi, è del resto possibile constatare come esso possa migliorare una situazione di base non consona alle istanze dei percettori.




Nel caso specifico ho cercato di risolvere alcune problematiche attraverso l’utilizzo di schermature cromatiche – allogazioni - che hanno parcellizzato le superfici per ridurne l’impatto visivo, rendendo dinamico l’ambiente e più strutturate le quinte dei corridoi. 

Linee di confine e campiture policromatiche rendono lo spazio biologico e coerente.

Le aperture delle porte sono state evidenziate con cornici più nerastre, tutte dello stesso colore.



Partendo dalla mappatura delle mattonelle del pavimento esistente, con colorimetro Colorpin 2 di NCS, ho estrapolato una serie di colori con notifiche NCS, tra gli azzurrati e i verdi.
Ho sviluppato così la palette cromatica con la quale poi ho potuto costruire il progetto.
Ho scelto sei colori, con due piani di tinta, aventi nerezza diversa. 

Mediante comparazione visiva e adeguato isolatore, ho poi individuato i colori corrispondenti sulla cartella colori di Keim.

La palette cromatica è risultata naturale, con sfumature che dialogano anche con il paesaggio esterno all'edificio.

Progetto finale

Adesso serve una verifica - che si attuerà nel tempo con raccolta dati - per capire se gli spazi mutati siano letti con più facilità, utilizzati con maggior gradevolezza e rispondenti ai reali bisogni dei vari gruppi di percezione che utilizzano la scuola.

A me non rimane che ringraziare il direttore Marcello Avolio e la direttrice Isabella Agnesina, persone di grande professionalità e umanità, per avermi coinvolta nel progetto, desiderato vivamente per poter creare un ambiente di vita e lavoro per le persone, in grado di apportare benessere e non disagio.






Di notte