domenica 17 gennaio 2016

LA LATTINA VERDE


Poco tempo fa, chiacchierando di colore con colleghi ed amici, è nata la curiosità sulle motivazioni - da parte di Coca-Cola - della scelta di un certo VERDE per il nuovo prodotto Coca-Cola Life e relativo packaging.
Per correttezza sono andata a consultare il sito ufficiale italiano, in modo da poter comprendere le strategie di marketing.
Citazione dal sito www.coca-colaitalia.it

Coca-Cola Life, la dolcezza degli ingredienti di origine naturale

Redazione Journey 24-feb-2015

"Coca-Cola Life è la nuova bevanda che fonde gusto unico e ridotto contenuto calorico, grazie alla dolcezza delle foglie di stevia.
Coca-Cola ha catturato il dolce sapore racchiuso nelle foglie di stevia e nello zucchero e l’ha unito ad altri ingredienti come gli aromi naturali, per dare origine a Coca-Cola Life, una nuova bevanda piacevole e rinfrescante. E per valorizzare questo rivoluzionario edulcorante, Coca-Cola ha scelto di realizzare le confezioni in verde, colore delle foglie di stevia.
Coca-Cola Life ha esordito con grande successo lo scorso anno in Sud America, il continente di origine della stevia, nei mercati di Argentina e Cile. Successivamente è arrivata anche in Gran Bretagna, Messico, Svezia e negli Stati Uniti. Nel 2015 verrà lanciata in Irlanda, Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda e Svizzera. L’obiettivo di The Coca-Cola Company è di espandere la gamma dei prodotti per andare incontro alle preferenze dei consumatori in tutto il mondo, e per questo sta esplorando possibili lanci di Coca-Cola Life in altri Paesi.
Ma che cos’è esattamente la stevia? Pianta della famiglia dei crisantemi originaria del Paraguay, la stevia ha nelle sue foglie una fonte di dolcezza, usata da tempo da alcune popolazioni indigene dell’America Latina.
Per produrre l’estratto di stevia, le foglie vengono raccolte ed essiccate, nel momento della loro massima intensità. In un processo simile all’infusione del tè, le foglie essiccate vengono immerse nell’acqua per liberare la sostanza dolce contenuta nella foglia. L’ingrediente finito è un edulcorante da usare in combinazione con altri dolcificanti naturali come zucchero e succo di frutta per produrre bevande a basso o ridotto contenuto calorico, che non rinunciano al piacere del gusto dolce. L’edulcorante estratto dalla stevia ha, infatti, un potere dolcificante circa 200 volte superiore rispetto a quello dello zucchero, ma non aggiunge calorie.
The Coca-Cola Company è impegnata da oltre 50 anni nella ricerca nell’ambito degli edulcoranti a basso o nullo contenuto calorico, perseguendo l’obiettivo di soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei consumatori con bevande dal gusto inconfondibile offrendo al contempo ai propri consumatori una possibilità di scelta ancora più ampia."


(N.d.A. Il prodotto Coca-Cola nacque ad Atlanta, Georgia, l’8 maggio 1886, quando il Dr. John Stith Pemberton, farmacista del posto, produsse uno sciroppo, ne portò una caraffa alla farmacia Jacobs’, dove fu assaggiato, dichiarato "ottimo" e posto in vendita a cinque centesimi al bicchiere come bevanda da asporto. Allo sciroppo si aggiunse poi acqua gassata. Il socio e contabile di Pemberton, Frank M. Robinson, suggerì il nome e scrisse l’ormai famoso marchio Coca-Cola, con il font che tutti conosciamo.)


Il nostro umile dubbio sulla immediata comprensione verde=stevia da parte del pubblico che acquista o meno il prodotto, ci ha fatto ragionare in merito all'aspetto percettivo del packaging. Niente di nuovo sotto il sole, potremmo dire, ma comunque è interessante fare qualche riflessione. L'utilizzo del verde nel packaging della nuova lattina di Cola-Cola Life, potrebbe essere ricondotto all'aspetto “culturale”, direi “iconico” e sinestesico del colore, collegato ad aspetti e mappe mentali conoscitive che rimandano a concetti ben consolidati: il verde (e dovrei dire un certo tipo di verde) evoca natura, green ovvero sostenibilità, anche freschezza o vita (alimenti verdi sono freschi).
Non solo; il colore, sappiamo, è segnale e driver d'informazioni. Il nostro cervello legge con rapidità tali informazioni, rifacendosi a percezioni istintuali e cognitive, derivanti da induzioni biologiche e psicofisiologiche date dall'ambiente. 



 
Ci sta che il verde della lattina riconduca a rielaborazioni note e quindi a scelte d'acquisto più o meno consapevoli, ma, mi chiedo, perché proprio quel colore tra tanti che la tinta verde offre? Coca-Cola ci spiega che è la nuance delle foglie di stevia. Forse però la materia fredda della lattina non interagisce con il senso tattile, visivo, anche olfattivo che potrebbero rievocare le foglie naturali e quindi anche lo stesso colore appare meno appetibile, più freddo, meno rassicurante. Sulla bottiglia il discorso è differente, in quanto il verde diviene segno/riferimento, contestualizzato in un rapporto figura-sfondo equilibrato.

Pare che il prodotto funzioni al di là di ogni mia/nostra elucubrazione mentale!
Il mio amico, però, che a Parigi recentemente ha visto nei negozi le lattine verdi, mi è parso scettico, non troppo entusiasta di un “vestito” che invece di attirare (trend a parte), pone delle perplessità: cosa ci sarà dentro questa lattina?

Ci sono verdi, anche in natura, che in effetti non appaiono particolarmente gustosi, avvicinabili, commestibili.

Giusto per dare un senso a tutti i dubbi, riprendo delle considerazioni generali, che sempre sono utili ai fini di un progetto sensato e rispondente alle esigenze del percettore. O, se si tratta di vendere...alle esigenze di marketing.


L'ipotalamo provoca e regola le sensazioni di fame e sete. L'assunzione del cibo è affidata al Centro della fame e al Centro della sazietà (tra loro antagonisti).

La luce selettivata di alta frequenza, attivando maggiormente il SNA parasimpatico, quindi inducendo vasodilatazione, può evocare la sensazione di sete o aumentarla, mettendo, con la contestuale azione di minore attività cardiaca, in quella condizione di tranquillità fisiologica che favorisce il desiderio di soddisfare le proprie necessità. (…)

Di contro, la luce selettivata di bassa frequenza, attivando maggiormente il SNA simpatico, quindi una maggiore produzione di glucosio da parte del fegato, può evocare la sensazione di sazietà, mettendo, con la contestuale azione di maggiore attività cardiaca, in quella condizione di eccitazione che diminuisce il desiderio di soddisfare le proprie necessità fisiologiche, orientando il soggetto a un soddisfacimento di tipo emozionale.

Il blu della lattina, evoca le condizioni ottimali per il soddisfacimento della sete. Induzione fisiologica: aumentare la sete. Induzione percettiva: hai sete!
Il rosso della lattina, evoca la sazietà. Induzione fisiologica: diminuire la sete. Induzione percettiva: ti disseto! “
(G. Bertagna, A. Bottoli, “Perception Design”, Maggioli Ed., 2009, pag. 186-187)














Lunghezza d’onda corta intorno al BLU (Attiva il SNAutonomo Parasimpatico)

Lunghezza d'onda lunga intorno al ROSSO (Attiva il SNAutonomo Simpatico)
La luce selettivata di lunghezza d'onda media intorno al VERDE ha un effetto attivante modesto sul SNA. Essa tende comunque a ristabilire l’equilibrio neurovegetativo ed emotivo dell’individuo.













martedì 24 novembre 2015

TERRITORI E CULTURA


















La vera cultura è metter radici e sradicarsi. Impiantar radici nella profondità della terra natale, nella sua eredità spirituale. Ma è anche sradicarsi cioè dischiudersi alla pioggia e al sole, alle feconde relazioni con le culture esterne.  

Léopold Sédar Senghor

Organizzato da  Agenda 2020
in collaborazione con:

Lago Maggiore LetterAltura,

Asilo Bianco,

Musei Ossola,

Tones on the Stones

Centro Natale Menotti

Libera VCO

Lampi sul teatro

Verbania Musica

Scuola di musica Toscanini

Associazione Casa della Resistenza



Radicarsi e sradicarsi, riconoscersi nel proprio territorio per ritrovare una identità capace di guardare al proprio passato, leggendolo nei suoi segni presenti, e di arricchirsi di relazioni con altri territori per poter ri-immginare il proprio futuro.
Coltivare e coltura, acculturare e cultura non casualmente hanno la stessa etimologia. Coltivare un territorio, metterlo a frutto, e non solo i frutti della terra; un territorio è certo roccia acqua e suolo, ma è soprattutto territorio di (patrimonio materiale e immateriale lasciatoci in eredità) e territorio per chi ci vive, ci vivrà, lo attraverserà, lo lascerà. Metterlo a frutto, valorizzarlo richiede fatica e intelligenza, capacità di individuare le culture più idonee.

Ci ritroviamo alla Villa Fedora di Baveno per confrontarci con alcune ricche esperienze di altre realtà e per ragionare su di un possibile progetto culturale condiviso in grado di valorizzare queste nostre terre fra rocce e laghi.








martedì 13 ottobre 2015

PALETTE CROMATICA e FOTO - Evento "Petali d'Arte"

EVENTO "PETALI D'ARTE" seconda edizione.
arch. Cristina Polli - arch. Elisabetta Ferazza - fotografa Laura Caligiuri
Studio 3705




Composizione floreale di Elisabetta Ferazza, flower designer




Comparazione visiva. Costruzione e sviluppo della palette cromatica corrispondente alla foto.


L'osservazione di una qualsiasi immagine (un quadro, una foto, un oggetto, uno scenario, un paesaggio, un edificio...), può essere tradotta in uno schema cromatico (palette) che riassume, delinea, identifica i colori presenti nell'opera.


"Neve a Vico" di Laura Caligiuri, fotografa. Collezione "Arborea"




Le diverse tinte, i vari colori, vengono estrapolati e poi rappresentati in una composizione che tiene conto di vari parametri:

chiarezza del colore
tinta
saturazione
quantità
peso
contrasto


Per poter analizzare i colori presenti nella foto, valutandone le differenze di tinta, saturazione e chiarezza e quindi scegliere i colori corrispettivi secondo il sistema NCS, viene usato un isolatore comparatore. Si posiziona sopra la foto un cartoncino con due fori quadrati, in modo che in uno dei due fori risulti il colore da campionare e nell'altro il colore di confronto NCS. In tal modo il colore da valutare viene isolato dal contesto (premessa necessaria per la percezione del colore, che sempre è inserito in un contesto e che da esso viene influenzato). Si effettua una scelta quando si perviene alla somiglianza percettiva tra i due colori.
Il colore identificato risulta comunque essere apparente.








 





Utilizzo di Box NCS e Index NCS






 




 


















 

Colore intrinseco. Colore la cui identificazione avviene mediante strumenti di rilievo colorimetrico.

Pseudo-intrinseco. Colore di una data superficie osservata in modo opportuno e con isolatori adeguati, da una distanza dai 30 ai 50 cm. (E' possibile comunque vedere solo colori apparenti, perciò viene definito pseudo-intrinseco). 
 
Apparente. E' il colore che vediamo. Varia in tinta, chiarezza e saturazione, a seconda della distanza dell'osservatore, dalle condizioni di illuminazione, dalla temperatura della luce, dal contrasto con lo sfondo, dal colore includente o accostato...etc.

Percepito. E' il colore più soggettivo. Subisce le influenze anche culturali/personali dell'osservatore.



 





Altro esempio tratto dalla mostra "Petali d'Arte"









"Petali d'Arte". Seconda edizione. Lesa (NO). 10/18 ottobre 2015






martedì 22 settembre 2015

PETALI D'ARTE mostra DESIGN ARTE COLORE





LAURA CALIGIURI
fotografa

ELISABETTA FERAZZA
pianificatore territoriale - designer

CRISTINA POLLI
architetto – color designer


SECONDA EDIZIONE EVENTO PETALI D'ARTE




RACCONTARE L'ARTE
ATTRAVERSO I LINGUAGGI DEL DESIGN E DELLA NATURA

E' possibile utilizzare diversi linguaggi per esprimere emozioni e sensazioni.

In questa ESPERIENZA COLLETTIVA abbiamo provato ad esplorare diverse modalità di espressione, ognuna rispondente alla personalità e peculiarità dell'autore.

L'arte si relaziona con la natura. La natura con l'arte. Arte e natura con il colore.

La fotografia viene interpretata attraverso la composizione floreale e il colore.


Verranno esposte: una raccolta fotografica intitolata “Arborea” della fotografa Laura Caligiuri, delle installazioni floreali della flower designer Elisabetta Ferazza e degli schemi cromatici dell'architetto Cristina Polli.





L'OPERA D'ARTE: “Arborea” di Laura Caligiuri


Il vero viaggio di scoperta non è vedere nuovi mondi, ma cambiare occhi” (M. Proust)


Le fotografie esposte riguardano il tema dell'albero, che Laura Caligiuri con sensibilità ed attenzione ha fermato in preziosi scatti raccolti duranti i suoi viaggi. L'albero è raccontato in tutta la sua profonda essenza vitale e simbolica, con rispetto e fantasia, dando valore e significato ad ogni suo aspetto e contesto.
Si susseguono immagini a colori di rami, foglie, fusti, in ambienti naturali e suggestivi.




LA COMPOSIZIONE DI FLOWER DESIGN


Pur non così temerario da pensare di capire il nocciolo della creatività,
sono curioso di spiarla quanto più è possibile” (P. Klee)


La lettura di Elisabetta Ferazza dell'opera d'arte diviene a sua volta espressione creativa nella composizione realizzata con fiori veri. La designer lavora sulle emozioni che ogni foto può suscitare, ricostruendo con colori, materiali, forme, texture la propria immagine evocativa. Si alternano così sensazioni diverse, che incorniciano gli scenari proposti dalla fotografa.




LO SCHEMA CROMATICO


La variazione del colore influisce sulla memoria, anche quando il colore è irrilevante.
Il contrasto cromatico è ben memorizzato anche se,
dopo aver visto una data scena, se ne presentano molte altre. (L. R. Ronchi)


Schematicamente è possibile rappresentare un'immagine fotografica, attraverso una scheda cromatica percettiva (palette colore) che raccoglie le nuances presenti nell'opera, estrapolate utilizzando il sistema di notifica NCS (natural colour system) e la comparazione visiva.
Il risultato è un accostamento geometrico di colori, che risulta percettivamente equilibrato e diviene esso stesso racconto, immagine, progetto.
Gli schemi di Cristina Polli ripropongono, in modo personalizzato, i colori e le quantità di colore presenti in ogni fotografia.






STRUTTURA MOSTRA

Il percorso, costruito attraverso foto, installazioni floreali e schemi cromatici, sarà suddiviso in cinque aree:

  • Il bianco e il nero. (Foto + installazione)
  • Colori opponenti. (Quattro foto + Opere floreali)
  • Minimal. Effetto figura/sfondo. (Quattro foto + installazione)
  • Materia, forma e colore. (Quattro foto. + Opere floreali)
  • Racconto “Arborea”. (Foto)



DA SABATO 10 A DOMENICA 18 OTTOBRE



PRESSO SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI LESA, VIA SEMPIONE



APERTURA con buffet ORE 18.00  -  SABATO 10 OTTOBRE 2015




ORARI: domenica e giovedì    10.00/13.00 - 15.00/21.00

             mer./ven./sab.             18.00/21.00







Con il patrocinio dell'Unione dei Comuni 
e Pro Loco di Belgirate (NO)

Si ringrazia per la collaborazione:
Fiori Fedeli – laboratorio Floreale
Studio 3705 Architetti