lunedì 21 agosto 2017

PROGETTO CROMATICO BIBLIOTECA LESA

Entrando nella sala polifunzionale della Biblioteca di Lesa (NO), leggo questa citazione. 
Credo l'abbia esposta Livia, o forse è stata la presidente Stefania.
Poco importa. Mi tocca nel profondo e penso: "Bene, non potevo fare altro che portare qui, in uno spazio di cultura e gioco, un poco della mia passione, ovvero il colore".

Sto esaminando lo stato dell'arte del locale per il quale ho intenzione di sviluppare un progetto cromatico percettivo. Faccio foto, mappo i colori esisitenti, soprattutto quelli che non potrò modificare, come il pavimento e i serramenti; considero illuminazione e problematiche date dalla struttura dello spazio.

Costruisco insomma, come sempre, le fasi di analisi metaprogettuale, che mi servono per stabilire le motivazioni del progetto e le conseguenti scelte. 
Soprattutto valuto però come si utilizza questa stanza, e chi fa cosa, quando, perchè, come, con quali obiettivi. Conosco chi lavora in biblioteca e so l'entusiasmo che tutti condividono e sostengono con il loro contributo. E' in effetti l'associazione Terra di Confine che mi ha chiamata per un consiglio, per rinnovare e migliorare un luogo che putroppo ormai risente di troppa usura e abbisogna di svecchiamento.

Un consiglio? "Ma no...dai...facciamo un bell'intervento, diamo un senso agli spazi pubblici utilizzati da bambini e adulti, cerchiamo di cambiare l'aspetto di questa parte della biblioteca. Iniziamo da qui, poi si vedrà." Penso e  così facciamo.

Trovo, più avanti, uno sponsor per le pitture (PPG UNIVER s.p.a. di Cavallirio), che non solo decide di dare gratuitamente il materiale, ma mi convoca al tavolo tecnico per discutere cosa sia meglio utilizzare e per capire i principi base del progetto.
Ci sono professionisti e persone meravigliose!!!  

Il Comune di Lesa sostiene il progetto. Possiamo andare avanti. Per quello che mi riguarda non voglio nulla in cambio, è un intevento pro-bono che decido di fare volentieri. A me serve comunque per sperimentare, capire, muovermi su scenari diversi. Vorrei, una volta realizzato, fare verifiche e raccogliere dati, per studiare il caso, sondare reazioni.

Anche piccoli passi possono cambiare qualcosa, nella vita di tutti i giorni delle persone. 

Procedo. Analizzo, studio e  ipotizzo.

Per ora questo è il progetto. La prossima volta, tra non molto, posterò le foto della realizzazione.












 






 
Ringrazio di cuore Livia Casagrande, Stefania Facco, Roberto Casola, Univer PPG e il Comune di Lesa