martedì 13 settembre 2016

Poster "petali d'arte"


Evento Petali d'Arte – Mostra di design e fotografia -

Raccontare l'arte attraverso i linguaggi polisensoriali e percettivi del colore e della natura


arch. Cristina Polli, arch. Elisabetta Ferazza, Laura Caligiuri fotografa, Studio 37°5 architetti

SESSION POSTER alla XII CONFERENZA del COLORE - TORINO


L'evento “PETALI D'ARTE MOSTRA di DESIGN e FOTOGRAFIA”, realizzato per due anni consecutivi in Piemonte sul Lago Maggiore, indaga il rapporto tra arte, natura e colore.
E' possibile utilizzare diversi linguaggi sia per esprimere emozioni e sensazioni, che per descrivere un'opera d'arte, un'immagine, uno scenario.
In questa esperienza collettiva vengono esplorate diverse modalità di espressione, per raccontare ed interpretare una mostra fotografica, la collezione fotografica “ARBOREA” della fotografa Laura Caligiuri.
Le foto sono re-interpretate con un linguaggio naturalistico dalle composizioni floreali della designer Elisabetta Ferazza e con un linguaggio progettuale attraverso gli schemi cromatici dell'architetto Cristina Polli.
Il colore e la sua percezione, drivers comunicativi in tutto il percorso della mostra, costruiscono un ponte tra i linguaggi dell'arte fotografica e il flower design.
L'arte quindi si relaziona con la natura e con il colore come strumento di progetto. Arte, natura e colore, con il mondo percettivo.
Obiettivo principale dell'evento è sensibilizzare l'utente soprattutto non specializzato, a tematiche relative alla visione e alla percezione del colore, partendo da semplici immagini evocative della natura e allestimenti polisensoriali.
I visitatori possono così esplorare un mondo conosciuto (la natura, le immagini fotografiche) attraverso una diversa lettura, avvicinandosi con curiosità a dinamiche, metodi e strumenti progettuali.

L'OPERA D'ARTE - “Arborea” di Laura Caligiuri
Le fotografie esposte riguardano il tema dell'albero, che Laura Caligiuri con sensibilità ed attenzione ha fermato in preziosi scatti raccolti duranti i suoi viaggi. L'albero è raccontato in tutta la sua profonda essenza vitale e simbolica, con rispetto e fantasia, dando valore e significato ad ogni suo aspetto e contesto. Si susseguono immagini a colori di rami, foglie, fusti, in ambienti naturali e suggestivi.

LA COMPOSIZIONE DI FLOWER DESIGN
La lettura di Elisabetta Ferazza dell'opera d'arte diviene a sua volta espressione creativa nella composizione realizzata con fiori veri ed elementi naturali. La designer lavora sulle emozioni che ogni foto può suscitare, ricostruendo con colori, materiali, forme, la propria immagine evocativa. Si alternano così sensazioni diverse, che incorniciano gli scenari proposti dalla fotografa. In ogni composizione si può osservare l'attenzione meticolosa per il particolare, la costruzione di un insieme equilibrato e la ricerca nei materiali.
Accanto alle composizioni, in alcune aree della mostra, Elisabetta propone installazioni che completano il racconto di Arborea.

LO SCHEMA CROMATICO
Schematicamente è possibile rappresentare un'immagine fotografica, attraverso una scheda cromatica percettiva (palette colore) che raccoglie le nuances presenti nell'opera, estrapolate utilizzando il sistema di notifica NCS (Natural Colour System) e la comparazione visiva.
Il risultato è un accostamento geometrico di colori, che risulta percettivamente equilibrato e diviene esso stesso racconto, immagine, progetto.
Gli schemi di Cristina Polli ripropongono, in modo personalizzato, i colori e le quantità di colore presenti in ogni fotografia.
L'osservazione di una foto, di un quadro, come di una qualsiasi altra immagine (un oggetto, uno scenario, un paesaggio, un edificio...), può essere tradotta in uno schema cromatico, che riassume, delinea, identifica i colori presenti nell'opera.
Le diverse tinte, i vari colori, sono stati estrapolati manualmente con comparazione visiva e poi rappresentati in una composizione che ha tenuto conto dei principali parametri: chiarezza del colore, tinta, saturazione, quantità, contesto (contrasto…).
Per poter analizzare i colori presenti nell'immagine, valutandone le differenze di tinta, saturazione e chiarezza e quindi scegliere le corrispettive notifiche secondo il sistema NCS (utilizzo di Index 1950 Original e NCS Atlas 1950 Original), è stato usato il metodo dell'isolatore comparatore.
Il colore identificato e riportato negli schemi, risulta pertanto essere apparente.


Per dare maggior risalto ai sottesi temi sulla percezione, la mostra è stata suddivisa in aree tematiche

  • Il bianco e il nero
  • Colori opponenti
  • Minimal. Effetto figura/sfondo
  • Materia, forma e colore
  • Visione del colore e daltonismo


IL BIANCO E IL NERO
Nella sezione B/N si è utilizzata un' unica foto, apparentemente bianca e nera acromatica, in realtà a colori (neri, bianchi, grigi cromatici), che offre lo spunto per far riflettere sul modo in cui proprio il bianco e il nero, nonché la gamma dei grigi, vengano percepiti. Lo schema cromatico corrispondente testimonia la componente cromatica nei neri, bianchi e grigi, attraverso le notazione del sistema NCS. A corredo dell'area vi è un'installazione di rami spogli, anch'essi percepiti come acromatici.

COLORI OPPONENTI
Nell'area sono situate quattro foto aventi ciascuna una predominanza di gialli, di rossi, di verdi e di blu, ovvero dei quattro colori fisiologici di E. Hering, detti opponenti. Poste frontalmente alle foto vi sono quattro composizioni floreali con gradienti opposti (foto sui rossi + composizione sui verdi, foto sui blu + composizione sui gialli, etc.) e rispettivi schemi cromatici. La sezione pone l'attenzione sulla lettura che il cervello esegue, per cui non esiste il GIALLO, ma il segnale GIALLO-BLU (o rosso-verde), in quanto il giallo è percepito in relazione al suo opponente blu.
In effetti non è possibile vedere un blu che tende al giallo, o un rosso che tende al verde.

MINIMAL. EFFETTO FIGURA/SFONDO
L'area riporta quattro foto con raffigurazioni effetto silhouette e relativi schemi cromatici. Un'installazione si pone di fronte alle foto a rimarcare l'aspetto di figura/sfondo.
In questo caso si vuole condurre il visitatore verso il concetto di identità del colore, che è stabilita per rapporto, contrasto ed è determinata dal contesto in cui esso si trova. Un esempio di scambio interattivo tra colori che definisce e provoca diverse situazioni percettive, è dato dal fenomeno "figura-sfondo".

MATERIA, FORMA E COLORE
In questa sezione sono proposte quattro foto con particolari soggetti arborei dalle forme e colori ben distinti, più i relativi schemi cromatici. Le composizioni floreali sono costituite da varie materie e colori.
La riflessione si fonda sull'aspetto della forma e di come il nostro cervello accorpi più facilmente tra loro elementi con uguale colore, che elementi con uguale forma. Unione di materia, forma, colore dà inoltre spunto a valutazioni sulla percezione sinestesica del colore.


DALTONISMO
La sezione ripropone una delle foto della mostra utilizzando la visione tricromatica e daltonica (nelle sue tre forme). Anche una composizione floreale viene definita secondo una delle visioni del daltonismo. Gli schemi cromatici riprendono lo stesso sistema di esposizione percettiva.
Al visitatore viene data la possibilità di incontrare il daltonismo; è una fra le diverse percezioni possibili dei colori insieme alle altre discromatopsie e alla visione tricromatica, considerata erroneamente “normale” solo perché più diffusa (90% della popolazione).
Le discromatopsie rappresentano differenze della percezione dei colori e non difetti, perché non esiste una percezione dei colori normale contrapposta ad altre che non lo sono. Esistono invece capacità di cogliere realtà colorate in modo diverso.



Come esempio nel POSTER è stata riportata l'area tematica “Colori Opponenti”, nella raffigurazione foto BLU + composizione GIALLA

(I colori stampati e riportati nell'esempio, sono puramente indicativi. Per un'esatta valutazione fare riferimento ai campioni NCS.)



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