mercoledì 1 dicembre 2021

COLORI PER UN NATALE CONDIVISO

Lesa, Natale 2021

Associazione Terra di Confine - Comune di Lesa - arch.Cristina Polli art director

 

Dal gesto all’albero.

Colori per un Natale condiviso.

 

Premessa


L’albero di Natale nella piazza del paese, può diventare motivo di collaborazione, nell’ambito di un progetto partecipato, che vede protagonisti la comunità e la scuola.

L’idea di partenza è l’applicazione di quello che viene definito processo di placemaking. Il placemaking è un approccio alla progettazione, pianificazione e gestione degli spazi pubblici. Si tratta di uno strumento estremamente pratico, “bottom-up”, guidato dalla comunità locale, orientato a migliorare un quartiere, una città o una regione. Obiettivo del placemaking è la diffusione di un modello di sviluppo urbano più a misura d'uomo, che favorisca, quindi, la riappropriazione degli spazi pubblici da parte dei cittadini.

Si tratta di un processo dinamico, che sviluppa il senso di appartenenza e innesca connessioni e relazioni. E’ il risultato di una combinazione di caratteristiche fisiche del luogo, delle attività che vi si svolgono, e del significato che a quel luogo viene attribuito dagli abitanti; è una modalità che favorisce lo svilupparsi e il dischiudersi del genius loci di uno spazio o di un territorio, che ha come obiettivo finale la promozione della felicità e del benessere delle persone attraverso spazi pubblici attraenti, rispondenti ai bisogni e, possibilmente, dotati di bellezza.


Il progetto - finalità

Avendo la possibilità di recuperare la struttura dell’albero progettata e costruita nel 2019, si è pensato di coinvolgere alcuni gruppi nella realizzazione di un progetto artistico d’insieme, colorando i pannelli costituenti il cono in legno.

Il risultato finale ha come obiettivo la creazione di un’opera dove i segni grafici e i colori diventano simboli di un lavoro condiviso, a dimostrazione che i gesti di molti – le mani che colorano – possono tramutarsi in un’ espressione unitaria di festa e gioia.

 

Poiché agire sul territorio, insieme, significa operare con e per la comunità.

 

Bozza di progetto - C. Polli







Opera di Ioana Boros - suggestioni per il progetto


Il progetto – tema e fasi

La struttura dell’albero è costituita da 40 pezzi di legno, che sono stati colorati dai bambini, dai ragazzi e dagli adulti durante i laboratori in biblioteca.




I laboratori, per questioni di sicurezza, sono stati distribuiti in momenti diversi, in modo da far lavorare al massimo 5 persone alla volta, con distanziamento e misure di sicurezza (mascherine).

 

 

 

 

 

 

 

Il tema è: usiamo il colore come simbolo di collaborazione e comunicazione.

 


 


 

Ad ogni singolo partecipante è stato chiesto di colorare con acrilici i disegni già presenti sui pannelli, per costruire insieme l’intero albero.

Il gesto del colorare è divenuto così strumento di condivisione e possibilità di identificarsi in un progetto comune.

 

 

 

 

 

 

 

La base (20 pannelli) è stata colorata con rossi, rossi arancionati, arancioni, gialli caldi, oro

 


 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La parte alta (20 pannelli) è stata colorata con verdi, blu, azzurrati 

 
























I laboratori, al di là di ogni aspettativa, sono diventati dei momenti di relax, condivisione, comunicazione, accoglienza e arte terapia per chi ha ritrovato nel gesto del colorare un suo sfogo e/o rilassamento. 

Il fare comune ha annullato diversità di qualsiasi tipo e ha creato ponti tra le persone della comunità.

Il nostro albero, che sarà visbile in Lesa dal 18 dicembre (Via A. Manzoni, C/O Circolo), è un unico grande sorriso, arte alla portata di tutti, realizzata da tutti. 

Ringrazio di cuore ogni partecipante, che ha reso possibile questo progetto, mettendosi in gioco.

Un grazie alle prof.sse Foà e Bennani che hanno coinvolto i meravigliosi ragazzi dell'Istituto Agrario Cavallini.

Un abbraccio particolare a Livia, Giorgio, Alberto, Patrizia che lavorano sempre con grande partecipazione e che sopportano da anni le mie follie.

 



 

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