Evento Petali d'Arte – Mostra di design e fotografia -
Raccontare l'arte attraverso i linguaggi polisensoriali e percettivi del colore e della natura
arch.
Cristina Polli, arch. Elisabetta Ferazza, Laura Caligiuri
fotografa, Studio 37°5 architetti
SESSION POSTER alla XII CONFERENZA del COLORE - TORINO
L'evento
“PETALI
D'ARTE MOSTRA di DESIGN e FOTOGRAFIA”, realizzato
per due anni consecutivi in Piemonte sul Lago Maggiore,
indaga
il
rapporto tra
arte,
natura
e colore.
E'
possibile utilizzare diversi linguaggi sia per esprimere emozioni e
sensazioni, che per descrivere un'opera d'arte, un'immagine, uno
scenario.
In
questa esperienza collettiva vengono esplorate diverse modalità di
espressione, per
raccontare ed interpretare una mostra fotografica,
la collezione
fotografica “ARBOREA” della fotografa Laura Caligiuri.
Le
foto sono re-interpretate con un linguaggio
naturalistico
dalle composizioni floreali della designer Elisabetta Ferazza e con
un linguaggio
progettuale
attraverso gli schemi cromatici dell'architetto Cristina Polli.
Il
colore
e la sua percezione, drivers comunicativi
in tutto il percorso della mostra, costruiscono un ponte tra i
linguaggi dell'arte fotografica e il flower design.
L'arte
quindi si relaziona con la natura e con il colore come strumento di
progetto. Arte, natura e colore, con il mondo percettivo.
Obiettivo
principale dell'evento è sensibilizzare l'utente soprattutto non
specializzato, a tematiche relative alla visione e alla percezione
del colore, partendo da semplici immagini evocative della natura e
allestimenti polisensoriali.
I
visitatori possono così esplorare un mondo conosciuto (la natura, le
immagini fotografiche) attraverso una diversa lettura, avvicinandosi
con curiosità a dinamiche, metodi e strumenti progettuali.
L'OPERA
D'ARTE - “Arborea” di Laura Caligiuri
Le
fotografie esposte riguardano
il
tema dell'albero,
che
Laura Caligiuri con sensibilità ed attenzione ha fermato in preziosi
scatti raccolti duranti i suoi viaggi. L'albero è raccontato in
tutta la sua profonda essenza vitale e simbolica, con rispetto e
fantasia, dando valore e significato ad ogni suo aspetto e contesto.
Si susseguono immagini a colori di rami, foglie, fusti, in ambienti
naturali e suggestivi.
LA
COMPOSIZIONE DI FLOWER DESIGN
La
lettura di
Elisabetta Ferazza dell'opera d'arte diviene a sua volta espressione
creativa nella composizione realizzata con fiori veri ed elementi
naturali. La designer lavora sulle emozioni che ogni foto può
suscitare, ricostruendo con colori, materiali, forme, la propria
immagine
evocativa. Si alternano così sensazioni diverse, che incorniciano
gli scenari proposti dalla fotografa. In ogni composizione si può
osservare l'attenzione meticolosa per il particolare, la costruzione
di un insieme equilibrato e la ricerca nei materiali.
Accanto
alle composizioni, in alcune aree della mostra, Elisabetta propone
installazioni che completano il racconto di Arborea.
LO
SCHEMA CROMATICO
Schematicamente
è possibile rappresentare un'immagine fotografica, attraverso una
scheda
cromatica percettiva (palette
colore) che raccoglie le nuances presenti nell'opera, estrapolate
utilizzando il sistema di notifica NCS (Natural Colour System) e la
comparazione visiva.
Il
risultato è un accostamento geometrico di colori, che risulta
percettivamente equilibrato e diviene esso stesso racconto, immagine,
progetto.
Gli
schemi di
Cristina Polli ripropongono,
in modo personalizzato, i colori e le quantità di colore presenti in
ogni fotografia.
L'osservazione
di una foto, di un quadro, come di una qualsiasi altra immagine (un
oggetto, uno scenario, un paesaggio, un edificio...), può essere
tradotta in uno schema cromatico, che riassume,
delinea,
identifica i colori presenti nell'opera.
Le
diverse tinte, i vari colori, sono stati estrapolati manualmente con
comparazione visiva e poi rappresentati in una composizione che ha
tenuto conto dei principali parametri: chiarezza del colore, tinta,
saturazione, quantità, contesto (contrasto…).
Per
poter analizzare i colori presenti nell'immagine, valutandone le
differenze di tinta, saturazione e chiarezza e quindi scegliere le
corrispettive notifiche secondo il sistema NCS (utilizzo di Index
1950 Original e NCS Atlas 1950 Original),
è stato
usato il metodo dell'isolatore comparatore.
Il
colore identificato e riportato negli schemi, risulta pertanto essere
apparente.
Per
dare maggior risalto ai sottesi temi sulla percezione, la mostra è
stata suddivisa in aree tematiche
-
Il bianco e il nero
-
Colori opponenti
-
Minimal. Effetto figura/sfondo
-
Materia, forma e colore
-
Visione del colore e daltonismo
IL
BIANCO E IL NERO
Nella
sezione B/N si è utilizzata un' unica foto, apparentemente bianca e
nera acromatica, in realtà a colori (neri, bianchi, grigi
cromatici), che offre lo spunto per far riflettere sul modo in cui
proprio il bianco e il nero, nonché la gamma dei grigi, vengano
percepiti. Lo schema cromatico corrispondente testimonia la
componente cromatica nei neri, bianchi e grigi, attraverso le
notazione del sistema NCS. A corredo dell'area vi è un'installazione
di rami spogli, anch'essi percepiti come acromatici.
COLORI
OPPONENTI
Nell'area
sono situate quattro foto aventi ciascuna una predominanza di gialli,
di rossi, di verdi e di blu, ovvero dei quattro colori fisiologici di
E. Hering, detti opponenti. Poste frontalmente alle foto vi sono
quattro composizioni floreali con gradienti opposti (foto sui rossi +
composizione sui verdi, foto sui blu + composizione sui gialli, etc.)
e rispettivi schemi cromatici. La sezione pone l'attenzione sulla
lettura che il cervello esegue, per cui non esiste il GIALLO, ma il
segnale GIALLO-BLU (o rosso-verde), in quanto il giallo è percepito
in relazione al suo opponente blu.
In
effetti non è possibile vedere un blu che tende al giallo, o un
rosso che tende al verde.
MINIMAL.
EFFETTO FIGURA/SFONDO
L'area
riporta quattro foto con raffigurazioni effetto silhouette e relativi
schemi cromatici. Un'installazione si pone di fronte alle foto a
rimarcare l'aspetto di figura/sfondo.
In
questo caso si vuole condurre il visitatore verso il concetto di
identità
del colore, che è stabilita per rapporto,
contrasto
ed è determinata
dal contesto
in
cui esso si trova. Un
esempio di scambio interattivo tra colori che definisce e provoca
diverse situazioni percettive, è dato dal fenomeno "figura-sfondo".
MATERIA,
FORMA E COLORE
In
questa sezione sono proposte quattro foto con particolari soggetti
arborei dalle forme e colori ben distinti, più i relativi schemi
cromatici. Le composizioni floreali sono costituite da varie materie
e colori.
La
riflessione si fonda sull'aspetto della forma e di come il
nostro cervello accorpi più facilmente tra loro elementi con uguale
colore, che elementi con uguale forma.
Unione di materia, forma, colore dà inoltre spunto a valutazioni
sulla percezione sinestesica del colore.
DALTONISMO
La
sezione ripropone una delle foto della mostra utilizzando la visione
tricromatica e daltonica (nelle sue tre forme). Anche una
composizione floreale viene definita secondo una delle visioni del
daltonismo. Gli schemi cromatici riprendono lo stesso sistema di
esposizione percettiva.
Al
visitatore viene data la possibilità di incontrare il daltonismo; è
una fra le diverse percezioni possibili dei colori insieme alle altre
discromatopsie e alla visione tricromatica, considerata erroneamente
“normale”
solo perché più diffusa (90% della popolazione).
Le
discromatopsie rappresentano differenze
della percezione dei colori e non difetti,
perché non esiste una percezione dei colori normale contrapposta ad
altre che non lo sono. Esistono invece capacità di cogliere realtà
colorate in modo diverso.
Come
esempio nel POSTER è stata riportata l'area tematica “Colori Opponenti”,
nella raffigurazione foto BLU + composizione GIALLA
(I
colori stampati e riportati nell'esempio, sono puramente indicativi.
Per un'esatta valutazione fare riferimento ai campioni NCS.)
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