sabato 3 novembre 2012

ABITARE IL PAVIMENTO

Fibre ottiche  nella resina. Teknai Resine.


Così come spesso valutiamo poco l'importanza dell'effetto percettivo di un soffitto, male interpretiamo l'aspetto del “vivere” il rapporto con l'elemento PAVIMENTO.
Eppure nella percezione totale di uno spazio, il pavimento si colloca come uno degli elementi più evidenti.
E' uno spazio che naturalmente, biologicamente, fisicamente, sentiamo come strutturato, tanto che vi diamo una connotazione istintiva di sicurezza; non a caso nel momento in cui psicologicamente siamo indifesi, perdiamo il controllo, diciamo che “ci manca la terra sotto i piedi”.

Tabu pavimenti.


Ciò che è calpestabile è unito all'archetipo della terra, madre matrigna, suolo dal quale nasce la vita (l'albero), elemento che ci permette di “stare”, sostare, esserci nello stato di animali verticali che camminano, si muovono. Abbiamo “i piedi per terra” se ci consideriamo concreti, anche un po' pragmatici, quanto basta per non sognare troppo e volare verso cieli lontani, forse instabili.
La terra, materia ove si nascondono radici (vita) e ceneri (morte), è lo spazio orizzontale che tutto cela e tutto svela. Su di essa noi nasciamo, gattoniamo da bambini e poi impariamo a crescere, a vivere.

Tappeto naturale. Erba.
  
La percezione di suolo sicuro è data anche dal COLORE materico, scuro, forte, proprio del terreno naturale, dal profumo di bosco, di pioggia, di muschio. Marrone o verde erba, grigio scuro sabbia o legno, dai toni della pietra o dei mattoni, la superficie sotto i nostri piedi dovrebbe ricordare un mondo non artificiale e artificioso.
Camminare su un piano opaco, più scuro, caldo alla vista, rincuorante, rientra nella nostra natura. Più complicato caracollare su pavimenti lucidi, troppo chiari, a vetro.
Non possiamo ritrovare stabilità sopra un elemento che ci ricorda l'acqua e che percepiamo freddo, distante.

Tappeto naturale. ICE 1


Interessante, comunque, è soffermarsi sul fatto che non usiamo il pavimento della nostra abitazione soltanto per camminarvici sopra, ma anche, a volte, come seduta, come spazio di sogno, evasione, gioco. Sopra tappeti e cuscini ci sdraiamo, ci accoccoliamo, diventiamo gatti e bambini. I complementi d'arredo, come i fiori e le bacche sui cespugli, diventano allora ACCENTI DI COLORE, in armonia con la parte sottostante e con l'intero ambiente.


Pavimentazione. 14oraitaliana.

Abitare e vivere la casa, significa anche vivere coi gesti, i movimenti, le azioni, ciò che abbiamo attorno a noi. Poniamo, a volte, poca attenzione nei confronti dei nostri comportamenti e i gesti che divengono normalissime abitudini non ci stupiscono più al punto di non trovarli interessanti. Basta, però, soffermarsi per poco su tale “normalità” per scoprire mondi diversi e nuove possibilità di azione.




Cose semplici come una scala o un cambiamento di livello entrano nell’Ordine dei Sogni. Esse conformano le azioni in maniera evidente e impregnano la casa di movimenti e di gesti che per noi hanno un significato particolare. Queste cose limitano specificamente il modo, la rapidità e lo sforzo con cui ci muoviamo; così facendo esse ci mostrano il modo in cui ognuno di noi immagina se stesso. Cose su cui camminare, stare in piedi e sedersi determinano in larga misura la dignità e la casualità dei nostri gesti di ogni giorno, l’atteggiamento disinvolto o rigido con cui affrontiamo i vari eventi della giornata. Queste influenze permeano ogni cosa, ma ben di rado ce ne accorgiamo. (…)
Di solito è lo spazio che fa un luogo, quello che noi chiamiamo l’aria tra gli oggetti. Gli indiani, si dice, chiamano questo opportunità per un evento, un bel modo per esprimere il concetto.”
(C. Moore, G. Allen, D. Lyndon, “Luogo e abitazione”, in Lotus, 8, 1974)


Foglie vere in resina. Teknai Resine.  Progetto C. Polli



Strutture, spazi, oggetti, elementi, interagiscono con l’uomo e viceversa, anche nel caso di componenti essenzialmente rigide, come i pavimenti o i muri perimetrali. Il luogo abitativo, come dice Rizzi, dovrebbe favorire relazioni affettuose con gli oggetti e con lo spazio visibile e calpestabile.

La flessibilità, il mutamento, sono uniti al concetto di creatività. Intervenire anche minimamente nella propria casa, porta solo benefici. “(…) la nostra creatività porta corrispondenza di risultati sia per le nostre esigenze psichiche che per i nostri vantaggi pratici sul piano simbolico e nell’uso quotidiano” (G. Rizzi, “Psychouse”).


Scuola a Pombia (NO). Progetto C.Polli, M.Ferazza, G. Galli


Flessibilità e creatività sono proprie di chi, non schiavo di rigidità e preconcetti, si pone domande in libertà, si guarda attorno per notare anche i particolari, ricerca soluzioni alternative rielaborando realtà strutturate, rinuncia a prendere in considerazione solo le impostazioni dominanti. Cerca di essere ciò che è, senza lasciarsi influenzare da schemi, mode o tendenze spersonalizzate. L’individuo creativo sceglie.
Oggetti, arredi, strutture nella propria casa possono essere usati alternativamente, ritrovando così la gioia del gioco, stimoli, fantasia, antiche emozioni.


Tappeto naturale. Fiori.
 
Il luogo calpestabile diviene anche scoperta e indagine attraverso il corpo; scoperta che si sviluppa con l'esperienza e gli aspetti cognitivi della sinestesia. L'ambiente, che deve essere corredato di valori sensoriali differenti affinchè ognuno possa registrare la percezione secondo propri codici di riferimento, abbisogna di policromia e polisensorialità. Le ricerche delle neuroscienze dimostrano che ciò aiuta nella costruzione ed elaborazione del sè e del rapporto con gli altri. Sicuramente parte fondamentale nel processo di relazionalità con la superficie pavimento è la sensazione tattile, oltre che visiva. Tale superficie risulta essere una zona privilegiata e quindi spesso "abitata" dai bambini; progettualmente si può rendere più confortevole l'uso del pavimento mediante il riscaldamento, la matericità, la cromia.




















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