giovedì 20 settembre 2012

COLORODORI





Aranciata essenza di rosa


Ci sono spazi polisensoriali, multipercettivi, interdisciplinari...Adesso ci esprimiamo in questo modo, parlando di sinestesia, di armonie dei sensi, di percezioni simultanee.
Da sempre però, d'istinto, d'intuito, poiché biologicamente rispondiamo così alle stimolazioni che ci arrivano dall'esterno e viviamo in relazione biunivoca con la realtà attorno, sappiamo ri-conoscere la potenza immediata dell'olfatto.
Odori, profumi, ci raggiungono con estrema facilità e diventano complici di attimi importanti della nostra vita.

Intere epoche e società si sono caratterizzate e si caratterizzano attraverso il “cattivo odore”, il rifiuto dello stesso, la scelta di “celare” le puzze, o di metterle in risalto, di utilizzare nuove fragranze e profumi artificiali, di nascondere a tutti i costi odori animali e corporali...
Odori sociali, tribali, o animali hanno del resto lo stesso obiettivo: riconoscere e riconoscersi in una società, tribù, gerarchia, gruppo, branco, cosi' da potersi “unificare” e sentire di appartenere a quel dato cerchio familiare. Oppure potersi permettere di emarginare “l'altro”.
Non possiamo “essere” prescindendo aromi e odori che ci sono propri, anche quando ne abbiamo timore e non possiamo “entrare” nella bolla altrui se il nostro odore non piace.
Gli spazi, i luoghi, anche quando eterei e inesistenti, divengono plastici e reali attraverso gli odori.
L'odore marrone di casa


L'olfatto, come tutti gli altri nostri sensi (anche quello dell'equilibrio, del dolore, del tempo, della temperatura, della fame, della sete, della posizione nello spazio, della coscienza...), ha forti legami con altre percezioni sensoriali. “Persino il naso allenato dei sommelier si confonde se COLORIAMO DI BIANCO un vino rosso” ( Daniel W. Wesson).

Il cervello trasmette e rielabora in modo simultaneo più informazioni, per cui PERCEPIRE un COLORE, per esempio, significa anche interagire con altre dimensioni sensoriali, tanto che, come ci dice la Bressan: Il colore modifica anche la concentrazione alla quale vengono percepiti i sapori di base (dolce, salato, acido e amaro). Supponiamo di aumentare gradualmente la quantità di zucchero in un liquido, fino al momento in cui l'assaggiatore si rende conto che la bevanda è dolce. Se il liquido è, poniamo, giallo anziché incolore, questo momento arriva più tardi, dal che si deduce che il colore giallo non è associato al sapore dolce; la stessa procedura rivela che il colore rosso non è associato al sapore amaro."


La bianca fragranza del vino.



L'olfatto è in stretta correlazione con il senso del gusto e con il sistema limbico, ragione per cui spesso ad odori graditi o sgradevoli associamo le nostre emozioni.
Affetti, ricordi, vengono fulmineamente risvegliati e riaccesi da questo senso, che ci getta in luoghi e tempi diversi, in un nano-secondo.

Leggiamo la realtà con diversi codici e la interpretiamo con l'aiuto delle nostre sensazioni, della nostra memoria, della nostra cultura. Diamo voce, vita, significato a ciò che siamo, all'ambiente in cui viviamo, seguendo vie costruite dall'esperienza. Lo stesso modo di percepire è dato anche da come e da cosa abbiamo imparato durante la nostra esistenza.

L'arcobaleno di profumi di un luogo


Pensiamo al semplice atto di bere un caffè. C'è il corpo/mente che reagisce allo stimolo (sete, gusto, piacere...), che si muove e si attiva, che ripropone gesti memorizzati e conosciuti (tanto da essere automatici, come alzare la tazzina e bere), che si ricorda della piacevolezza, che senza alcuno sforzo utilizza più sensi contemporaneamente. Ma se di colpo il caffè dal bel COLOR marrone scuro, così rassicurante e dal profumo inebriante che ci aspettiamo ci avvolga, divenisse verde fosforescente? Non riusciremmo nenche a sentirne la fragranza. E se fosse rosa confetto?? E quanto impatto può avere il COLORE della stessa tazzina??

Nelle atmosfere polisensoriali di L. Luzzatto e R. Pompas i colori hanno delle corrispondenze sensoriali. Tra le più significative rispetto al senso dell'olfatto: il bianco è soave, il nero combusto, il rosso penetrante, il giallo aspro, il verde balsamico, il blu fresco, il marrone aromatico, il viola inebriante, l'arancione stimolante, il grigio metallico e il rosa fiorito.

Speziati colori


Ciò detto, non è più possibile progettare senza tener conto che la percezione, fatto culturale ed umano, è l'insieme di diverse sensazioni che interagiscono e collaborano tra loro. Nel momento in cui iniziamo ad approcciarci al progetto cromatico, dovremmo tener conto di tutti gli altri codici percettivi, sensoriali.








Anna Barbara, Antthony Perliss, “Architetture invisibili”, SKIRA, Ginevra-Milano, 2006
Alain Corbin, “Storia sociale degli odori”, Bruno Mondadori, MI, 2005
Dossier: L'impero dei sensi”, in “Mente & Cervello”, Le Scienze, N° 93, Anno X, Settembre 2012
Barbara Del Curto, Eleonora Fiorani, Caterina Passaro, “La pelle del design”, Lupetti, MI, 2010
Paola Bressan, “Il colore della luna”, Laterza, Roma-Bari, 2007
Lia Luzzatto, Renata Pompas, “il colore persuasivo”, Il Castello, MI, 2001

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