"Viola (...) è nome di un colore e di un genere di fiori, è nome di donna e di strumenti musicali. Si chiama viola, in effetti, anche uno strumento musicale a corda dal suono delicato, composto, velato, non esente da sfumature di profondità e persino di mestizia. Viola è, per tale via, cromatismo visivo e anche sonoro che si carica dei valori estetici, della grazia, del potere sentimentale e seduttivo che la musica ha in sé. (…) ( pag. 233)
Fra le associazioni floreali evocate dal colore viola, occupa un posto di primo piano quella con il fiore omonimo. La violetta ha colpito l'immaginazione umana per il suo aspetto minimalista e contemporaneamente per il suo profumo (…) questo fiore divenne allegoria frequente della modestia, intesa non come impoverimento, ma come atteggiamento di discrezione e di riserbo che non ostenta le proprie caratteristiche, peraltro salienti, di grazia e delicatezza.
Per la modestia del suo colore unita all'intensità del suo profumo, la viola è stata associata alla seduzione. (pag. 227)”
(C. Widmann, “Il simbolismo dei colori”, Ed. Scientifiche Magi, Roma, 2000)
Verner Panton, Sitting Wheel, 1974 |
In Italia per colore VIOLA si intendono, con spesso gran confusione, un po' tutti i colori extraspettrali, le cosiddette porpore. Si possono distinguere porpore più o meno blu (in questo gruppo troviamo il viola), quelle più o meno rosse (fa parte di questa categoria il magenta) e il porpora “mediano” (porpora o fucsia). Il violetto appartiene invece allo spettro della luce solare.
Essendo una mescolanza di rosso e di blu, il viola (chiamandolo semplicemente così) tiene in sé alcune delle proprietà di entrambi i colori; è’ fusione degli opposti. Secondo M. Lùscher nel viola il blu trova appagamento nel rosso e viceversa; insieme, blu e rosso, conducono all'unità, ad una sorta di “identificazione”, di unione mistica, intima.
Sicuramente in tutte le sue declinazioni, il colore viola è profondamente legato ai sensi.
Secondo J. Tornquist (“Colore e Luce”, Istituto del Colore, MI, 1999) il viola ha un carattere malinconico, discorde, debole, molle, profondo, pomposo, mistico, silenzioso, mentre il porpora ha un carattere dignitoso, regale, fiero, fastoso, dominante (pag. 221, fenomeni sinestetici).
L. Luzzatto e R. Pompas (“Il colore persuasivo”, Il Castello, MI, 2001) associano il viola, in un rapporto di sinestesia, all'udito, olfatto, gusto, tatto e spazialità con le seguenti corrispondenze: vibrante, inebriante, dolciastro, vellutato, sinuoso (pag. 83).
SIMBOLI
Viola opposti: duplicità e complessità. Magia, occultismo, esoterismo. Viola archetipo dell'androgino. Simbolo della ricerca, trasformazione, sperimentazione. Viola seduzione; cosmesi, femminile; sensibilità, partecipazione all'altro. Viola come oscutità: crepuscolo, lutto, quaresima; passione di Cristo. Porpora: sovranità degli imperatori e cardinali; lusso; potenza. Giacinto: dimensioni celesti. Lilla: misura e moderazione.
CIBO
Alimenti come prugne, frutti di bosco, melanzane, uva.
REAZIONI PSICOFISIOLOGICHE
Il viola dalla tonalità scura ci rende passivi e depressi; non viene scaricata l'emotività e diviene difficile l'attività fisica. Nella tonalità chiara è il colore della meditazione, dello studio mentale, della spiritualità.
Violetta, primo fiore di marzo a spuntare nel prato; così piccola eppure così evidente, con le sue sfumature dense e forti, il suo profumo intenso quanto lo stesso colore. Mi ricorda l'infanzia, quando ogni giorno andavo a scuola a piedi, accompagnata da mia madre e al ritorno, durante la primavera, col sole sulle spalle, ci fermavamo a raccogliere le violette, per portarle a casa e disporle in un bel vaso da sistemare sul tavolo. Sento ancora quel calore, quel profumo che amavo ritrovare e rinnovare ogni nuova primavera, quelle dita di bambina che non riuscivano mai a contenere tutte le violette. La voce di mia madre e il suo sorriso...
I colori ti conducono nelle parti più nascoste e intime della tua storia di uomo, di donna, di essere umano.
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