Qualsiasi
progetto non può che partire da un'attenta analisi dei bisogni.
Progetto carte da regalo. arch C. Polli |
Facile,
sembrerebbe, rendersi conto di quanto siano negativi ed ostacolanti
per la buona riuscita di un progetto, alcuni atteggiamenti,
presupposti e situazioni. In realtà spesso si ci trova all'interno
di vischiose tendenze, che
provocano comportamenti diametralmente opposti alle sane intenzioni
di partenza.
A
volte si agisce con una nevrotica fretta, dettata dal voler
risolvere tutto e subito, un po' per forzature esterne, un po' per
paura di non accontentare immediatamente la committenza, ammazzando
spazi di relazione/comunicazione necessari per comprendere i veri
bisogni e tempi di rielaborazione delle idee.
Altre
si è vittime, anche passive, della burocrazia tentacolare e –
invece- lenta che detta leggi, pretende, rallenta, gestisce malamente
le pratiche ed economicamente rovina il paese. Ci si perde nel
marasma Kafkiano e le energie muoiono insieme all'entusiasmo.
Sempre
per mancanza di tempo non ci
si sofferma sul significato di ciò che si sta compiendo; il progetto
diventa un meccanismo di domanda-risposta, di domanda-offerta, di
soluzione immediata. Si saltano passaggi importanti, si evitano
dubbi, ci si scorda del metodo.
Il
METODO è fondamentale, così come dare tempi e spazi alle varie fasi
del progetto.
Quello
che viene definito metaprogetto, sistema a cui appartengono l'analisi
dello stato di fatto (l'analisi dei luoghi comprende l'analisi
percettiva, ergonomica, cromatica, etc.), l'analisi sociologica
(aspetti culturali, economici, antropologici, etc.), lo studio
accurato dei bisogni dell'utenza/committenza (percettore e gruppo di
percezione), la definizione di un concept forte e di sostegno, non
deve essere velocemente accantonato per poter passare direttamente
alla fase di progetto. Non esiste un vero progetto (e io mi riferisco
al progetto cromatico) se non si creano delle fondamenta solide,
capaci di fornire più dati possibili.
Soprattutto
non è accettabile una soluzione, senza aver tenuto conto del centro
autentico del nostro interesse, ovvero l'uomo, l'individuo, con le
sue esigenze fisio-psicologiche, col suo rapporto col territorio in
cui abita, con la sua
natura biologica e culturale.
Il
progetto cromatico (di spazi interni, esterni) ha come obiettivo il
benessere ecologico per l'uomo. Abbisogna perciò di tempi lunghi, di
pazienza, di accuratezza, di analisi di dati, di verifiche continue.
Di approcci anche sperimentali ed innovativi, collaborazioni tra
figure professionali diverse e interdisciplinarietà.
Non
ultimo, di passione per il proprio lavoro.
"Museo del Lago" , quadro C.Polli |
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